I 100 milioni del Recovery Plan serviranno a finanziare con contributi a fondo perduto interventi di ammodernamento della lavorazione, dello stoccaggio e del confezionamento dell'olio extravergine di oliva in ottica di economia circolare.
Primo step per i bandi PNRR per l'ammodernamento dei frantoi oleari
La misura per la modernizzazione dei frantoi oleari rientra nel progetto di Investimento 2.3 per l'innovazione e la meccanizzazione nel settore agricolo ed alimentare della Missione 2 Componente 1 (M2C1) del PNRR, che vale in tutto 500 milioni di euro. Di questi 100 milioni sono destinati appunto all'ammodernamento della filiera olio e 400 milioni alla concessione di incentivi per l'agricoltura 4.0 e di precisione e per il rinnovo automezzi, con l'obiettivo di ridurre l'uso di concimi chimici e di abbattere le emissioni inquinanti.
Il regime di aiuto per le imprese del settore oleario - autorizzato dalla Commissione il 10 ottobre - è stato già disciplinato con decreto del Ministero delle Politiche agricole del 31 marzo 2022, rinviando alle Regioni l'emanazione dei singoli bandi per l'accesso ai contributi.
Anche i bandi per l'introduzione di macchinari e mezzi innovativi in agricoltura, la cui partenza è prevista per il 2023, dovrebbero essere gestiti direttamente dalle Regioni.
Per approfondire: Cosa sappiamo sui bandi PNRR per agricoltura 4.0 e frantoi oleari
Cosa finanzia il bando PNRR per i frantoi oleari
In base alla valutazione della Commissione, il regime - che durerà fino al 31 dicembre 2026 - risulta compatibile con le norme UE in materia di aiuti di Stato in quanto risulta necessario e appropriato per garantire una crescita sostenibile del settore agricolo, ha un impatto limitato sulla concorrenza (in considerazione delle dimensioni dei progetti, degli importi degli aiuti e delle caratteristiche del settore) e avrà un "effetto di incentivazione", dal momento che i beneficiari non effettuerebbero gli stessi investimenti in assenza del sostegno pubblico.