Le novità sul bando sport e periferie 2022

|Novità|25 maggio 2022

Photocredit: Darko Stojanovic da PixabayAl via da oggi l’avviso sport e periferie, la misura del governo che finanzia la realizzazione o la rigenerazione degli impianti sportivi. Rispetto alle precedenti edizioni, il bando 2022 prevede però delle novità legate al PNRR.

Le novità sui contributi agli impianti sportivi contro il caro energia

Come aveva infatti annunciato nei mesi scorsi la sottosegretaria Valentina Vezzali, quest’anno il bando sport e periferie è stato riservato esclusivamente ai Comuni di dimensione ridotta, cioè a quegli enti che sono stati esclusi dai bandi PNRR per l'impiantistica sportiva. Per assicurare infatti la realizzazione delle opere in tempi rapidi - in linea con le regole del Recovery Fund - i bandi PNRR per lo sport sono stati destinati solo ai Comuni che raggiungono determinate soglie di popolazione. 

Come funziona il bando sport e periferie 2022?

In tale contesto, è stato quindi deciso che il bando sport 2022 eroghi un contributo solo ai Comuni con meno di 50mila abitanti e solo ai Capoluoghi di provincia con meno di 20mila abitanti.

Per quanto concerne invece gli interventi ammissibili, come nel passato anche quest’anno il bando finanzia le seguenti tipologie di attività:

  • La realizzazione e la rigenerazione di impianti sportivi finalizzati all’attività agonistica o allo sviluppo della relativa cultura, localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane;
  • Il completamento e adeguamento di impianti sportivi esistenti da destinare all’attività agonistica nazionale e internazionale;
  • La diffusione di attrezzature sportive che richiedono comunque un livello di progettazione e sono necessarie per l’allestimento di strutture e impianti sportivi al fine di rimuovere gli squilibri economici e sociali.

In tutti i casi, però i lavori dovranno interessare esclusivamente impianti sportivi di proprietà pubblica, che ospitano almeno due discipline.

Per quanto concerne invece l'entità del contributo, oscilla tra un minimo di 400mila ad un massimo di 1 milione di euro a seconda della taglia del Comune.

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