Dopo un lungo braccio di ferro, governo e partiti hanno trovato la quadra del cerchio sulla proroga dei bonus edilizi 2022. Tra le novità, l’eliminazione dei vincoli per il superbonus villette, l’aumento del bonus mobili e il varo di un bonus anti barriere architettoniche. Nulla da fare invece per l'aliquota del bonus facciate e il decalage del superbonus.
Tra le partite più dure per l'approvazione della legge di bilancio 2022 figura sicuramente quella sulla proroga dei bonus edilizia. A tenere banco in queste settimane sono stati soprattutto: il superbonus per le unifamiliari (per le quali il governo aveva posto un tetto ISEE e il limite alla prima abitazione), il disallineamento delle scadenze tra interventi trainanti e trainati del 110%, il bonus facciate e il bonus mobili.
Alla fine il compromesso venuto fuori ha visto il governo “cedere” su alcuni fronti (in primis villette e bonus mobili), tenendo però la barra dritta su altre partite legate pesantemente al tema “coperture” (in particolare l’aliquota per il bonus facciate e la progressiva riduzione negli anni di quella del superbonus).
Al di là di alcune decurtazioni, il quadro complessivo che emerge è quello di una complessiva stabilizzazione nel tempo degli incentivi, molti dei quali passano da proroghe annuali a una proroga triennale. Un requisito indispensabile per dare certezza ad operatori e cittadini nella programmazione di interventi che spesso richiedono diversi mesi di tempo.
Per approfondire: la proroga dei bonus casa nel 2021
Proroga superbonus 110 ultime notizie
La Legge di Bilancio 2022 ha introdotto una proroga del Superbonus 110% con scadenze differenziate in base al soggetto beneficiario.
In breve, il superbonus viene prorogato al 31 dicembre 2025 (con un decalage della percentuale di aiuto che passa dal 110% del 2022 e 2023, al 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025) nel caso di:
- Condomini per i lavori sulle parti comuni condominiali e persone fisiche per interventi effettuati sulle singole unità immobiliari all’interno dello stesso condominio;
- Persone fisiche proprietarie uniche o in comproprietà di edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate per i lavori sulle parti comuni condominiali e per quelli sulle singole unità immobiliari all’interno dello stesso edificio interamente posseduto;
- Per le onlus, associazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale.
Il superbonus viene prorogato invece al 30 giugno 2023 (oppure al 31 dicembre 2023 se entro il 30 giugno 2022 vengono effettuati lavori per almeno il 30% dell'intervento complessivo) per:
- Gli Istituti autonomi case popolari (IACP) comunque denominati per interventi realizzati su immobili, di loro proprietà o gestiti per conto dei Comuni, adibiti a edilizia residenziale pubblica, nonché per le persone fisiche per interventi effettuati sulle singole unità immobiliari all’interno dello stesso edificio;
- Gli Enti aventi le stesse finalità sociali degli IACP, istituiti nella forma di società che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di “in house providing” per interventi realizzati su immobili, di loro proprietà o gestiti per conto dei Comuni, adibiti a edilizia residenziale pubblica, nonchè (anche in questo caso) per le persone fisiche per interventi effettuati sulle singole unità immobiliari all’interno dello stesso edificio;
- Le Cooperative di abitazione a proprietà indivisa per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci.
Infine per le persone fisiche che effettuano interventi su unità unifamiliari o unità funzionalmente autonome (le famose villette) la proroga del superbonus arriva al 30 giugno 2022 (oppure al 31 dicembre 2022 se entro il 30 giugno 2022 vengono effettuati lavori per almeno il 30% dell'intervento complessivo), senza più limiti legati all’ISEE o alla fatto che l’immobile sia adibito a prima abitazione.
La versione finale della Manovra 2022 sul superbonus alleggerisce anche degli aspetti della misura, eliminando alcune previsioni poste all’inizio. Ad esempio sono soppressi i termini specifici previsti per l’applicazione della detrazione al 110% nei casi di installazione di impianti solari fotovoltaici (31 dicembre 2021) nonché per gli interventi di installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici (30 giugno 2022).
Infine - tra le novità più importanti sul superbonus - la legge di bilancio 2022 ha stabilito che le proroghe del 110% si applicano anche per la realizzazione degli interventi trainati e ha ampliato il set di prezziari utilizzabili per la congruità dei prezzi.
Manovra 2022: la proroga dei bonus ristrutturazione 50% ed efficientamento energetico al 65%
Per quanto riguarda invece i bonus ristrutturazioni, efficientamento energetico e sismabonus, la legge di bilancio conferma quanto illustrato qualche tempo fa dal ministro dell’economia, Daniele Franco.
Le agevolazioni sono infatti estese per 3 anni e “prevedono aliquote di incentivo del 50% e del 65%, comprese le maggiorazioni di quest’ultima (70-75 e 80-85%) per interventi di miglioramento energetico più rafforzato e miglioramento sotto il profilo sismico”, aveva infatti spiegato all’epoca il ministro.
In breve sono prorogati al 31 dicembre 2024:
- l’ecobonus, cioè la detrazione fiscale del 65% per le spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica degli edifici;
- il bonus ristrutturazioni, la detrazione al 50%, fino ad una spesa massima di 96.000 euro, per gli interventi di ristrutturazione edilizia.
Il bonus mobili 2022
Futuro più roseo anche per il bonus mobili, l’agevolazione per l'acquisto di arredi e grandi elettrodomestici legata a lavori di ristrutturazione dell'immobile. Su questo lo scontro era avvenuto in relazione al tetto di spesa ammissibile, che dal 2022 il governo aveva abbassato da 16mila a 5mila euro.
Alla fine il compromesso è stato trovato sull’importo di 10mila euro per il 2022, salvo tornare a calare a 5mila euro per il 2023 e il 2024.
Bonus abbattimento barriere architettoniche: la detrazione al 75%
Buone notizie anche per coloro che devono effettuare i lavori per eliminare le barriere architettoniche. Finora infatti i lavori di questo tipo erano stati ri-compresi all’interno del bonus al 50%, oppure figuravano tra gli interventi “trainati” nell’ambito del superbonus al 110.
Adesso invece la Legge di Bilancio 2022 ha lanciato un nuovo bonus appositamente rivolto a queste tipologie di intervento, caratterizzato da una detrazione al 75%, per una spesa ammessa pari a:
- 50mila euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all'interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall'esterno;
- 40mila euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
- 30mila euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.
La detrazione spetta anche per gli interventi di automazione degli impianti di case ed edifici funzionali ad abbattere le barriere architettoniche nonché in caso di sostituzione dell'impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell'impianto sostituito.
Anche il bonus barriere architettoniche potrà beneficiare della cessione o dello sconto in fattura, al posto delle canoniche detrazioni fiscali.
Bonus facciate al 60%
Nulla da fare, invece, per l’aliquota del bonus facciate che dal 2022 scenderà al 60%. Nonostante lo sforzo dei vari partiti della maggioranza, infatti, su questo punto il governo è stato ferreo nello portare avanti la propria strategia d’intervento che prevede una diminuzione del bonus facciate dal 90% al 60%.
Nonostante i malumori suscitati, però, vale la pena ricordare che ancora a fine ottobre il bonus facciate era stato completamente cancellato per il 2022, salvo poi ricomparire a inizio novembre in versione più light, a seguito di un grande lavoro fatto sulle coperture finanziarie.
Proroga del bonus verde al 2024
Stesso discorso di “proroga più stabile” fino al 2024 anche per il bonus verde, la detrazione al 36% delle spese documentate fino a 5.000 euro, per interventi su giardini e aree verdi.
A differenza del bonus mobili, però, in questo caso l'incentivo non subisce modifiche e continua a restare così com’è.
Proroga cessione del credito
Infine la Legge di bilancio 2022 ha prorogato:
- Agli anni 2022, 2023 e 2024 la facoltà dei contribuenti di usufruire delle detrazioni fiscali concesse per gli interventi in materia edilizia ed energetica, alternativamente, sotto forma di sconto in fattura o credito d’imposta cedibile anche a banche e intermediari finanziari;
- Al 31 dicembre 2025 la facoltà di optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, al posto della detrazione fiscale, per le spese sostenute per gli interventi coperti dal Superbonus.
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