A partire da oggi le università e i centri di ricerca possono richiedere contributi per nuove infrastrutture e reti tematiche e per potenziare quelle esistenti. A disposizione oltre un miliardo di euro, a valere sul Recovery plan.
Le informazioni del MUR sui bandi del PNRR per ricerca e innovazione
Insieme al bando per le infrastrutture tecnologiche di innovazione, aperto il 26 gennaio, l'avviso per le infrastrutture di ricerca fa parte del pacchetto di misure da 6 miliardi che sostiene la ricerca in filiera nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
In totale i due bandi per le infrastrutture di ricerca e innovazione cubano 1,58 miliardi di euro, a valere sulla Missione 4 - Istruzione e ricerca, Componente 2 - Dalla ricerca all’impresa del PNRR.
Aperto il bando per le infrastrutture di ricerca
Con un budget di oltre un miliardo di euro, il bando sostiene il rafforzamento e la creazione di infrastrutture di ricerca, in linea con il Piano Nazionale Infrastrutture di Ricerca (PNIR).
Le proposte progettuali devono essere presentate da enti pubblici di ricerca, università e istituzioni universitarie italiane statali.
Sono ammissibili interventi dedicati non solo alla nascita di nuove infrastrutture di ricerca e reti tematiche, ma anche al potenziamento di quelle esistenti.
L'agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto fino al 100% delle spese ammissibili.
I termini per la presentazione delle domande scattano dalle ore 12:00 del 31 gennaio 2022 fino alle ore 12:00 del 28 febbraio 2022.
Aperto il bando per le infrastrutture tecnologiche di innovazione
A disposizione ci sono 500 milioni di euro per finanziare la creazione o l’ammodernamento di almeno 10 infrastrutture tecnologiche di innovazione.
Possono partecipare al bando i soggetti pubblici (enti di ricerca vigialti dal MUR, università, Scuole Superiori a Ordinamento Speciale istituite dal MUR), che dovranno avvalersi del contributo di soggetti privati, i quali cofinanzieranno l’iniziativa attraverso un partenariato pubblico-privato.