L’Emilia-Romagna punta su trasformazione ecologica e digitale, inclusione sociale, piena parità di genere, protagonismo delle nuove generazioni e ricucitura delle disuguaglianze territoriali nei programmi operativi del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (POR FESR) e del Fondo sociale europeo Plus (FSE+).
Fondi europei 2021-27: cosa prevede il nuovo Accordo di partenariato
Dopo un confronto con gli Enti locali e con il partenariato economico-sociale, a partire dai firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima, e con il via libera dell'Assemblea legislativa inizia a prendere forma la programmazione dei fondi europei per il 2021-2027 dell’Emilia-Romagna.
A disposizione ci sono più di 2 miliardi: rispetto al settennato 2014-2020 la Regione Emilia-Romagna può contare su 780 milioni di euro in più.
Ora i programmi operativi - FESR e FSE - vengono inviati alla Commissione europea per l’approvazione, prevista nei prossimi mesi.
I fondi europei per l’Emilia-Romagna: le cifre
Per entrambi i programmi la quota UE è pari a 409.685.857 euro, a cui si aggiunge quella nazionale e regionale di 614.528.605 euro.
Dunque, 1.024.214.641 euro per ciascun fondo, per un totale di totale di 2.048.429.283 euro.
POR FESR Emilia-Romagna 2021-27
Quasi un terzo delle risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale per l’Emilia-Romagna (307 milioni di euro) è destinato alla lotta al cambiamento climatico, per il sostegno a progetti che - sia in modo dedicato che trasversale - puntino su soluzioni e interventi per un’economia verde, sostenibile e resiliente.
Più nel dettaglio, le risorse FESR 2021-27 saranno così distribuite:
- 530 milioni di euro a innovazione, ricerca e competitività;
- 303 milioni a sostenibilità, decarbonizzazione, biodiversità e resilienza;
- 40 milioni a mobilità sostenibile e qualità dell’aria;
- 120 milioni ad attrattività, coesione e sviluppo territoriale;
- 31,2 milioni sono riservati alla gestione del programma.