Con la pubblicazione a inizio agosto degli esiti del bando PNRR sui partenariati estesi, si chiude la fase di selezione degli interventi per R&I che beneficieranno del Recovery plan. Ora comincia il lavoro vero, per realizzare i progetti entro il 2026. Ma cosa succederà una volta cessati i finanziamenti del PNRR? Ne abbiamo parlato con Alberto Scuttari, presidente del Convegno dei Direttori generali delle Amministrazioni Universitarie (CoDAU).
Il PNRR per investire nella ricerca. Intervista a Ferruccio Resta, presidente CRUI
Gli esiti del bando PNRR sui partenariati estesi completano il quadro sui risultati degli avvisi per la ricerca e l'innovazione finanziati dal Piano nazionale per la ricerca e l'innovazione (PNRR), presentati dalla ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, durante la conferenza stampa del 28 giugno presso la sede dell'Associazione Stampa Estera a Roma.
Di seguito una panoramica sulle progettualità selezionate, insieme al commento di Alberto Scuttari, presidente del Convegno dei Direttori generali delle Amministrazioni Universitarie (CoDAU).
Bandi PNRR per la ricerca e l'innovazione: ecco i progetti finanziati
Si tratta delle proposte progettuali selezionate nell'ambito di 4 bandi previsti dalla Missione 4 'Istruzione e Ricerca', componente 2 'Dalla ricerca all’impresa' del Recovery plan:
- il bando da 1,6 miliardi per creare 5 centri nazionali di ricerca e sviluppo sulle tecnologie abilitanti
- il bando da 1,2 milioni per dar vita a 11 ecosistemi dell’innovazione sul territorio nazionale
- il bando da oltre un miliardo di euro per il rafforzamento e la creazione di infrastrutture di ricerca
- il bando da 500 milioni per le infrastrutture tecnologiche di innovazione
- il bando da 1,6 miliardi sui partenariati estesi
Con questi avvisi il MUR ha voluto destinare fondi a grandi progettualità, finanziando un numero limitato di iniziative, con l'obiettivo di mettere insieme imprese ed enti di ricerca, sviluppare nuovi prodotti e servizi da lanciare sul mercato, formare i giovani, attrarre i ricercatori, stimolare la colloaborazione tra i diversi enti di ricerca presenti sul territorio e favorire la nascita di startup e spinoff da ricerca.
Andiamo a vedere ora più nel dettaglio i beneficiari dei 4 avvisi, che rientrano nel pacchetto da 6 miliardi per la ricerca di filiera.