Un grande Fondo da 1 miliardo per le filiere strategiche e l'approvvigionamento delle materie prime critiche e una miriade di altri micro-fondi per settori specifici e finalità trasversali come la digitalizzazione. E’ questa la struttura della legge n. 206-2023 contenente disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy, che entrerà in vigore l'11 gennaio 2024.
Cosa prevede il DDL di riforma del sistema di incentivi per le imprese?
Con i suoi 59 articoli, infatti, la legge n. 206-2023 si articola in diversi blocchi, tutti tesi però a sostenere e tutelare i grandi comparti del Made in Italy noti in tutto il mondo. Le misure operano sia su specifici settori, come l’agroalimentare, le industrie creative e culturali, l'artigianato, il legno e il tessile, solo per citarne alcuni, che trasversalmente a vantaggio di tutti i settori. Parliamo, in primis, del Fondo nazionale del Made in Italy, che con il suo budget da 1 miliardo sostiene le filiere strategiche nazionali. Ma parliamo anche di misure che, seppur più contenute sotto il profilo economico, agiscono comunque in maniera orizzontale ai settori sostenendo ad esempio l'introduzione di determinate tecnologie (a cominciare da blockchain e