L'accordo di partenariato economico, da oggi in vigore, prevede condizioni commerciali agevolate per i Paesi dell'Africa meridionale.
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Entra oggi in vigore l'accordo di partenariato economico (APE, in inglese EPA) tra l'Ue e cinque Paesi dell'Africa meridionale: Botswana, Lesotho, Namibia, Sudafrica e Swaziland. A questi si unirà presto anche il Mozambico, che sta ancora ratificando l'intesa.
L'APE, spiega la nota di Bruxelles, tiene conto dei diversi livelli di sviluppo dei Paesi partner coinvolti e garantisce loro l'accesso privilegiato al mercato europeo. Anche il Sudafrica potrà beneficiare di un maggiore accesso al mercato Ue, andando al di là di quanto previsto dall'attuale accordo bilaterale con l'Unione.
I mercati dei Paesi africani, continua la nota della Commissione, si apriranno solo in parte e gradualmente alle esportazioni europee. Per gli Stati partner dell'Ue l'accordo prevede, inoltre, "una serie di misure protezionistiche", come quelle per startup o imprese in difficolte o per motivi di sicurezza alimentare. Infine, si legge, l'APE aumenta la flessibilità dei produttori africani di assemblare prodotti realizzati con componenti provenienti da vari altri Paesi, senza il rischio di perdere il libero accesso al mercato Ue.
A settembre l'ok del Parlamento europeo
L'annuncio di Bruxelles dell'entrata in vigore dell'intesa segue di qualche settimana l'approvazione della stessa da parte della plenaria del Parlamento europeo, con 417 voti a favore, 216 voti contrari e 66 astensioni.
L'accordo, aveva commentato in quell'occasione l'eurodeputato tedesco dell'ALDE e relatore del dossier Alexander Graf Lambsdorff, aiuterà i Paesi africani partner dell'Ue a "ridurre la povertà", a "facilitare il loro inserimento armonioso e graduale nell'economia globale" e a "garantire che le popolazioni locali possano beneficiare veramente di questa cooperazione", .
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