A partire da maggio le startup e alle PMI innovative che intendono aderire alla fase pilota dell’EIC Accelerator - uno degli strumenti del Consiglio europeo per l'innovazione - dovranno prestare maggiore attenzione alle quote rosa e agli obiettivi del Green deal europeo per ottenere i finanziamenti UE.
> Consiglio UE innovazione - via alla fase pilota di EIC Accelerator
Con la pubblicazione delle nuova versione del work programme del Consiglio europeo per l’innovazione (EIC - European Innovation Council), la Commissione UE ha approvato una serie di novità rivolte alle imprese che partecipano ai bandi dell’EIC Accelerator.
> Consiglio UE innovazione - le linee guida del fondo EIC Accelerator
Dallo SME Instrument all’EIC Accelerator
La fase pilota dell’EIC Accelerator è dedicata ad aziende e startup a vocazione fortemente innovativa, con l’obiettivo di accelerare i loro processi di crescita sui mercati europei e globali (scaling up).
Questo nuovo strumento - che ritroveremo anche nel prossimo programma quadro per la ricerca e l’innovazione, Horizon Europe - ha rimpiazzato il precedente SME Instrument, cancellando la fase 1 (Studio di fattibilità) e integrando la fase 2 (Innovazione).
Le aziende che richiedono il supporto dell’EIC Accelerator, infatti, possono accedere sia a una sovvenzione (compresa tra 500mila e 2,5 milioni di euro) che ad un finanziamento misto che combina il contributo UE con una componente di equity (fino a 15 milioni di euro). Quest'ultima viene implementata attraverso un fondo di investimento (Special Purpose Vehicle) il cui obiettivo è attrarre co-investitori e investimenti privati.
Le prossime cut off date per la presentazione delle domande sono:
- 18 marzo 2020
- 19 maggio 2020
- 7 ottobre 2020
Novità per il 2020
La cut off date di maggio 2020 sarà interamente dedicata ai macro-temi del Green deal europeo, presentato lo scorso dicembre dalla Commissione UE. Spazio quindi ai progetti dedicati all’economia circolare, energia pulita, mobilità verde, agricoltura sostenibile e biodiversità.
Inoltre, per le scadenze di maggio e ottobre 2020, il 25% delle aziende invitate a Bruxelles per presentare i propri progetti davanti alla giuria di esperti dovrà assicurare che uno dei ruoli centrali in azienda (CEO o posizioni equivalenti) sia ricoperto da una donna.