Dai Piani individuali di risparmio al fondo di garanzia PMI, passando per le agevolazioni per il rientro dei cervelli e le disposizioni in materia di appalti e subappalti: ecco le novità del decreto fiscale, pubblicato in Gazzetta ufficiale.
Pubblicato il 24 dicembre in Gazzetta ufficiale il decreto fiscale collegato alla Manovra 2020. Cosa prevede il testo.
Fondo garanzia PMI
Il decreto fiscale prevede un rifinanziamento del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di 670 milioni di euro per l'anno 2019.
Pagamenti elettronici: cosa cambia
Il decreto concede ai contribuenti la possibilità di regolarizzare spontaneamente la propria posizione con il Fisco, godendo della riduzione delle sanzioni, anche nel caso di mancati pagamenti dei tributi locali come Tasi, Tari e Imu.
Tra gli interventi simbolo del decreto quello sull’uso del contante: si abbassa la soglia limite delle transazioni in denaro contante che possono essere effettuate al di fuori del circuito degli intermediari bancari e finanziari abilitati.
Nello specifico, è vietato il trasferimento di denaro contante e di titoli al portatore in euro e in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, siano esse persone fisiche o giuridiche:
- dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021 per un valore complessivo pari o superiore a 2.000 euro;
- a decorrere dal 1° gennaio 2022 per un valore complessivo pari o superiore a 1.000 euro.
Parallelamente, viene introdotto un credito d'imposta del 30% sulle commissioni dei pagamenti con carta anche per le transazioni con smartphone.
Il credito è riconosciuto per le commissioni dovute in relazione a cessioni di beni e prestazioni di servizi rese nei confronti di consumatori finali dal 1° luglio 2010, a condizione che i ricavi e i compensi relativi all’anno precedente non siano di ammontare superiore a 400.000 euro.
Stop alle sanzioni per i commercianti che non hanno il Pos per i pagamenti con carte di credito/debito.
Lotteria degli scontrini e premi speciali per il cashless
Dal 1° luglio 2020, viene previsto che i premi della lotteria degli scontrini non concorrono alla formazione del reddito del percipiente per l’intero ammontare corrisposto nel periodo d’imposta e non sono assoggettati ad alcun prelievo fiscale.
Inoltre, per incentivare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici da parte dei consumatori, saranno istituiti dei premi speciali in denaro riservati tanto ai consumatori finali quanto agli operatori IVA che memorizzano e trasmettono telematicamente i dati dei corrispettivi.
Piani individuali di risparmio: focus sulle imprese più piccole
Nuovo slancio ai Piani individuali di risparmio (Pir): le casse di previdenza e i fondi pensione potranno sottoscrivere più di un Pir, nel limite del 10% del patrimonio.
Per i piani di risparmio individuale costituiti dal 1° gennaio 2020, le somme o i valori destinati devono essere per almeno il 70% investiti, direttamente o indirettamente, in strumenti finanziari anche non negoziati in mercati regolamentati o nei sistemi multilaterali di negoziazione. Il restante 30% dovrà essere indirizzato all’economia reale.
La quota del 70% deve essere investita:
- per almeno il 25% del valore complessivo in strumenti finanziari di imprese diverse da quelle inserite nell’indice FTSE M IB della Borsa italiana o indici equivalenti di altri mercati regolamentati;
- per almeno il 5% del valore complessivo in strumenti finanziari di imprese diverse da quelle inserite negli indici FTSE MIB e FTSE MID Cap della Borsa italiana o in indici equivalenti di altri mercati regolamentati (PMI).
> Agenzia Entrate: chiarimenti sui Piani individuali di risparmio - PIR
Stretta sugli appalti
Il decreto fiscale prevede una stretta sugli adempimenti fiscali negli appalti. Dal 1° gennaio 2020, i soggetti - sostituti d’imposta residenti ai fini delle imposte sui redditi nel territorio dello Stato - che affidano il compimento di una o più opere o di uno o più servizi di importo complessivo annuo superiore a 200.000 euro a un’impresa - tramite contratti di appalto, subappalto, affidamento a soggetti consorziati o rapporti negoziali comunque denominati caratterizzati da prevalente utilizzo di manodopera, presso le sedi di attività del committente, con l’utilizzo di beni strumentali di proprietà di quest’ultimo o ad esso riconducibili in qualsiasi forma - sono tenuti a richiedere all’impresa appaltatrice o affidataria e alle imprese subappaltatrici copia delle deleghe di pagamento relative al versamento delle ritenute fiscali.
Nel caso l’impresa appaltatrice o affidataria, entro i 5 giorni lavorativi successivi al termine fissato per l’effettuazione del pagamento delle ritenute, non abbia inviato al committente la copia delle deleghe di pagamento o il versamento delle ritenute fiscali risulti omesso o insufficiente, quest’ultimo deve sospendere il pagamento dei corrispettivi maturati finchè perdura l’inadempimento, fino a concorrenza del 20% del valore complessivo dell’opera o del servizio p per un importo pari alle ritenute non versate rispetto ai dati risultati dalla documentazione trasmessagli.
Estesa l’applicazione del meccanismo del reverse charge a tutte le prestazioni di servizi effettuate tramite contratti di appalto e subappalto, affidamento a soggetti consorziati o rapporti negoziali comunque denominati caratterizzati da prevalente utilizzo di manodopera presso le sedi di attività del committente, con utilizzo di beni strumentali di proprietà di quest’ultimo o ad esso riconducibili.
L’efficacia di tale disposizione - che non si applica alle prestazioni rese alle PA e ai soggetti nei cui confronti si applica il meccanismo dello split payment nonché alle agenzie per il lavoro - è subordinata al rilascio dell’autorizzazione da parte del Consiglio dell’Unione Europea.
> Decreto fiscale e appalti: ecco la norma antievasione
Taglio alla Tampon Tax
Un emendamento taglia la cosiddetta Tampon tax, l’aliquota IVA su tamponi e assorbenti compostabili e biodegradabili, che passa dal 22 al 5%. Il governo si è inoltre impegnato a intervenire totalmente a metà anno su una rimodulazione anche sugli altri prodotti per l'igiene femminile.
Rientro dei cervelli
Viene istituito presso il Ministero dell'Economia e delle finanze un Fondo Controesodo per far restare in Italia i cervelli in fuga. Potrà contare su 3 milioni
La misura anticipa l'effetto degli sgravi per i lavoratori impatriati previsti dal decreto Crescita alla data di introduzione del decreto, quindi il 30 aprile 2019 anziché 1 gennaio 2020.
Quindi, ai soggetti che a decorrere dal 30 aprile 2019 trasferiscono la residenza in Italia e risultano beneficiari del regime sugli impatriati, si applicano le nuove norme contenute nel decreto Crescita, ossia: il 30% del reddito derivante da un'attività lavorativa è soggetto a imposta per 5 anni fiscali. Se la residenza viene trasferita nel Sud Italia, solo il 10% del reddito dell'attività lavorativa è soggetto a imposta.
Inoltre, il regime favorevole viene prorogato di 5 anni se il lavoratore ha un figlio minorenne o acquista una casa in Italia dopo aver spostato la residenza.
Garanzie ISMEA alle imprese agricole per tecnologie innovative
Il provvedimento prevede la concessione di garanzie a titolo gratuito da parte di ISMEA a favore delle imprese agricole che intendano chiedere finanziamenti per iniziative di sviluppo delle tecnologie innovative, finalizzate, tra l’altro, secondo una modifica introdotta dalla Commissione, a contrastare e prevenire i danni causati dalla fauna selvatica alle imprese agricole.
La richiesta di finanziamenti potrà avere ad oggetto anche lo sviluppo dell’agricoltura di precisione e, secondo quanto aggiunto nel corso dell’esame in sede referente, delle nuove tecniche di irrigazione o la tracciabilità dei prodotti con tecnologie emergenti, comprese le tecnologie blockchain (che nel testo originario erano richiamate in modo esclusivo), l’intelligenza artificiale e l’internet delle cose.
La garanzia è concessa nel limite di 20mila euro di costo per una spesa complessiva di 30 milioni di euro per l’anno 2019.
15 milioni per l’edilizia scolastica
Viene istituita un'apposita sezione del Fondo unico per l'edilizia scolastica, le cui risorse - 5 milioni di euro per il 2019 e 10 milioni annui dal 2020 al 2025 - sono destinate alla messa in sicurezza e riqualificazione energetica degli edifici scolastici pubblici.
Le disposizioni attuative saranno stabilite con decreto del Miur, da emanare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Dl fiscale.
Misure per trasporti e logistica
Il decreto fiscale autorizza la spesa di 460 milioni di euro - per il 2019 - per investimenti infrastrutturali indirizzati alla rete ferroviaria nazionale.
Previsto inoltre il rinvio al 2020 della riforma del sistema di ripartizione del Fondo per il trasporto pubblico locale, e l’applicazione dal 2021 della ripartizione della quota residua del Fondo sulla base di livelli adeguati di servizio.
Il provvedimento destina 5 milioni di euro annui, a partire dal 2020, per il finanziamento delle attività strettamente connesse alla digitalizzazione della logistica del Paese, in particolare per quanto riguarda porti, interporti, ferrovie e autotrasporto.
Conto energia cumulabile con la Tremonti ambiente
Il decreto fiscale supera uno dei problemi che in questi ultimi anni hanno lamentato i produttori di rinnovabili fotovoltaiche, eliminando il divieto di cumulo degli incentivi del Conto energia con la Tremonti ambiente.
Il provvedimento chiarisce che in caso di cumulo, il mantenimento del diritto a beneficiare delle tariffe incentivanti riconosciute dal GSE alla produzione di energia elettrica è subordinato al pagamento di una somma determinata applicando alla variazione in diminuzione effettuata in dichiarazione relativa alla detassazione per investimenti ambientali l’aliquota d’imposta pro tempore vigente.
> Testo del decreto fiscale 2020
Photo credit: Manfred Heyde