Infrastrutture: accordo MIT-MIBAC per recupero di opere incompiute

|Novità|28 febbraio 2019

InfrastruttureRecuperare le opere pubbliche rimaste incompiute, eventualmente destinandole a scopi diversi da quelli originari. E’ l’obiettivo dell’accordo siglato da MIT e MIBAC.

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Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo (MIBAC) hanno siglato un accordo volto a valorizzare le opere pubbliche mai completate situate nelle città metropolitane e nei comuni capoluogo di provincia.

Obiettivo dell'intervento è quello di verificare, con le risorse a disposizione, la possibilità di recuperare beni presenti nell’Anagrafe delle opere incompiute, eventualmente destinandoli a usi diversi da quelli originariamente previsti, purché compatibili e conformi alle normative vigenti.

Realizzata grazie all'azione congiunta di MIT, Regioni e Province autonome con la collaborazione di ITACA (Istituto per la trasparenza, l’aggiornamento e la certificazione degli appalti, nato nel 1996 su proposta delle stesse Regioni), l’Anagrafe delle opere pubbliche, lo ricordiamo, è il risultato dei dati regolamente inseriti dalle amministrazioni titolari dei procedimenti sull’apposito sito tramite il SIMOI (Sistema informatico di monitoraggio delle opere incompiute). 

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In termini di risorse da investire, l’accordo MIT-MIBAC prevede di attingere dal fondo istituito nello stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, includendo tra i vari investimenti anche quelli relativi alla riqualificazione urbana e per la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia.

L’intesa, spiega il MIT, rappresenta un punto di incontro delle azioni portate avanti dai due Ministeri per promuovere, attraverso la realizzazione di progetti ad hoc, interventi di riqualificazione urbanistica estesi a un più ampio contesto di sviluppo sostenibile nei quartieri periferici in cui si trovano le opere.

Il Ministero dei Trasporti, in particolare, metterà a disposizione i dati e le informazioni presenti nella banca dati del SIMOI e fornirà il necessario supporto al MIBAC.

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