Il Consiglio Competitività ha adottato la sua posizione in merito alla proposta di regolamento per Horizon Europe, il programma UE per la ricerca e l'innovazione per il periodo 2021-2027.
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I ministri europei competenti in materia di commercio, economia, industria, spazio, ricerca e innovazione - riuniti nel Consiglio Competitività - hanno raggiunto un accordo sulla proposta di regolamento per il Nono programma quadro per la ricerca e l'innovazione, Horizon Europe. La posizione adottata dal Consiglio rappresenta un importante passo in avanti per i negoziati con il Parlamento europeo.
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Horizon Europe, la proposta del Consiglio Competitività
Rispetto ad Horizon 2020, Horizon Europe sarà caratterizzato da regole più semplici e maggiore apertura. Nella sua proposta il Consiglio ha riunito, infatti, diversi documenti:
- il Nono programma quadro, che include le regole di partecipazione e disseminazione;
- un programma specifico per implementare Horizon Europe;
- un programma di ricerca e formazione nell'ambito di Euratom, complementare a Horizon Europe;
- una decisione del Consiglio che modifica la decisione 2007/198/Euratom relativa all'impresa comune europea per il reattore sperimentale termonucleare internazionale (ITER).
L'obiettivo di Horizon Europe è rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell'Unione, migliorando la risposta degli Stati membri alle sfide globali. Per quanto riguarda la struttura del programma, il Consiglio condivide la proposta della Commissione UE: Horizon Europe sarà strutturato in tre pilastri.
Il primo pilastro, Excellent science, è dedicato all'eccellenza scientifica e allo sviluppo di nuove conoscenze. Il secondo pilastro, invece, Global challenges and European industrial competitiveness, supporterà i progetti di ricerca che affrontano sfide globali in diverse aree, dal digitale alla produzione alimentare.
Il terzo pilastro, Innovative Europe, si concentra sull'innovazione rivoluzionaria e dirompente, grazie all'istituzione del Consiglio europeo dell’innovazione (European Innovation Council - EIC).
La proposta del Consiglio riguarda solo gli aspetti generali del programma, non vengono affrontati quelli relativi al budget, che sarà definito una volta raggiunto l'accordo sul Quadro finanziario pluriennale post 2020.
La proposta della Commissione UE prevede 97,6 miliardi di euro per Horizon Europe, di cui 3,5 miliardi saranno stanziati a titolo del Fondo InvestEU, e 2,4 miliardi di euro per il programma Euratom, che finanzia attività di ricerca e formazione nel campo della sicurezza nucleare e della radioprotezione.
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Nonostante l'accordo raggiunto dal Consiglio Competitività, sono ancora molte le questioni da chiarire nell'ambito di Horizon Europe, a partire dal rientro dei ricercatori, ha sottolineato il ministro dell'educazione austriaco Heinz Fassmann, che ha presieduto i lavori del Consiglio.
Per trasformare la fuga dei cervelli in circolazione dei cervelli è necessario stabilire come utilizzare i fondi UE per rafforzare i sistemi nazionali di ricerca, ha sottolineato Fassmann. Con riferimento all'EIC, invece, occorre chiarire "se il Consiglio dovrà elargire borse di studio o se invece i contributi finanziari dovranno essere rimborsabili".
Nell'ambito del secondo pilastro del programma, l'Italia ha proposto al Consiglio di definire un cluster ad hoc per il settore spaziale. "E' importante che la ricerca nel settore spaziale sia distinta in un cluster tematico separato e riceva finanziamenti superiori a quelli che riceveva nel programma di ricerca precedente", ha dichiarato il vice ministro del MIUR, Lorenzo Fioramonti.
La Commissione UE ha accolto positivamente l'accordo raggiunto dal Consiglio Competitività, invitando i colegislatori ad avviare le discussioni per raggiungere una posizione comune senza ritardi. "Horizon 2020 è una delle più grandi storie di successo dell'UE; il nuovo programma Horizon Europe punta ancora più in alto. Sono quindi lieto di vedere i progressi sulla nostra proposta, che spingerà ulteriormente la leadership scientifica e la capacità dell'Europa verso innovazioni rivoluzionarie", ha dichiarato il commissario europeo per la ricerca Carlos Moedas.
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