Cinque bandi e 118 milioni di euro a disposizione per sostenere l’accesso al credito di PMI e professionisti e il venture capital.
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Da un lato, 62,5 milioni di euro per l'accesso al credito; dall'altro, 56 milioni per il venture capital. Sono i numeri di Fare Lazio, l'iniziativa presentata dalla Regione Lazio per sostenere il tessuto produttivo del territorio e fare del Lazio un polo d'attrazione per startup e investitori.
Fare Lazio: 4 bandi per l'accesso al credito delle PMI
Sono stati presentati nel corso di un evento dedicato, alla presenza del presidente della Regione Nicola Zingaretti, dell'assessore allo Sviluppo economico Guido Fabiani, del direttore generale di Lazio Innova Andrea Ciampalini e del direttore generale di Artigiancassa Francesco Simone, i 4 bandi dedicati al settore del credito e delle garanzie. A disposizione, 62,5 milioni di euro (di cui circa 48 milioni provenienti da fondi POR FESR e circa 14 da fondi regionali), che si stima possano generare una leva finanziaria in grado di garantire complessivi 250 milioni di euro di finanziamenti.
Gli avvisi, che apriranno a partire dal 10 luglio e saranno di fatto aperti costantemente - perché operativi secondo il meccanismo del fondo rotativo, quindi finalizzati a rimettere continuamente in circolazione le risorse che rientreranno a seguito delle restituzioni fatte dai primi soggetti beneficiari del credito - saranno veicolati attraverso la piattaforma telematica Fare Lazio, che permetterà maggiore rapidità, trasparenza e tracciabilità delle procedure. Il soggetto gestore della piattaforma sarà il Raggruppamento Temporaneo di Imprese composto da Artigiancassa S.p.A. e Banca del Mezzogiorno-Mediocredito Centrale, selezionato tramite una gara pubblica (pubblicata il 3 agosto dell’anno scorso e aggiudicata il 26 gennaio scorso).
Ecco nel dettaglio cosa prevedono i quattro bandi.
Fondo rotativo per il piccolo credito. 38,4 milioni di euro per rispondere alle esigenze di finanziamento di PMI e liberi professionisti per prestiti di piccolo taglio (da 10mila a 50mila euro) normalmente non soddisfatte dal sistema bancario. I prestiti, a tasso zero, sono destinati a spese per investimenti e verranno accordati a chi ha una sede operativa nel Lazio e non abbia un’esposizione complessiva con il sistema bancario superiore ai 100mila euro.
Il Fondo distribuirà le risorse disponibili attraverso 9 distinti avvisi online, che si rivolgeranno a differenti platee di beneficiari:
- 9,6 milioni di euro per investimenti di riduzione dei costi energetici di imprese localizzate in aree industriali,
- 5,76 milioni di euro per investimenti di imprese di tutti i settori, con una riserva del 40% per il commercio al dettaglio,
- 4,8 milioni per investimenti di riposizionamento competitivo del settore manifatturiero,
- 15 milioni di euro per interventi a valere sui fondi regionali, articolati in una serie di sottosezioni: 4 milioni per l’artigianato, 4 milioni per il turismo, 3 milioni per le società cooperative, 2 milioni per i taxi (auto elettriche e ibride) e 2 milioni per botteghe e negozi storici.
Domande a partire dal 10 luglio 2017.
Fondo di riassicurazione. 11,5 milioni di euro per il sostegno al credito alle imprese attraverso il potenziamento del sistema delle garanzie. I richiedenti dei fondi sono i consorzi di garanzia fidi (confidi) singoli o riuniti in pool convenzionati con il soggetto gestore del fondo. Destinatari finali, tramite l’intervento dei confidi, sono comunque le imprese e i liberi professionisti con partita Iva.
Il fondo consente la rassicurazione fino al massimo dell’80% dell’importo garantito dai confidi, fino a un massimo di 250mila euro; l’importo massimo della riassicurazione è pari a 200mila euro.
Anche in questo caso, domande a partire dal 10 luglio 2017.
Voucher di garanzia. 3 milioni di euro per incrementare la capacità di credito delle PMI grazie a forme di garanzia che consentano condizioni efficienti di accesso al mercato del credito, riducendo i costi per l’accesso alla garanzia. Destinatari dei voucher sono le imprese e i liberi professionisti con partita Iva che non siano oggetto di protesti e/o di iscrizioni e/o trascrizioni pregiudizievoli (se non volontarie).
Si prevede la concessione di un contributo a fondo perduto per un importo massimo di 7.500 euro per singola garanzia. Il voucher non può in nessun caso eccedere i costi sostenuti dall’impresa beneficiaria per l’ottenimento della garanzia.
Domande dal 18 settembre 2017.
Garanzia equity per la patrimonializzazione delle PMI. 9,6 milioni di euro per promuovere il rafforzamento della struttura patrimoniale delle imprese. Destinatari dell'avviso sono le PMI oggetto di aumento di capitale sociale, che presentino al momento della domanda almeno due bilanci regolarmente approvati e che abbiano o intendano aprire, al massimo entro la data di rilascio della garanzia, una sede operativa nel Lazio.
Si prevede la concessione di una garanzia a favore di vecchi e nuovi soci dell'impresa, persone sia fisiche sia giuridiche che apportino nuovo patrimonio all’impresa per mezzo di un aumento di capitale minimo di 50mila euro. La quota garantita è il 50% dell’aumento di capitale con un limite in valore assoluto di 200mila euro di garanzia per singola impresa oggetto di aumento di capitale.
Domande dal 10 ottobre 2017.
Lazio Venture
Parallelamente, l'attenzione della Regione si è soffermata su un altro avviso, Lazio Venture, una delle componenti di Fare Lazio dedicata alle misure per il finanziamento al capitale di rischio.
L’obiettivo di Lazio Venture - che assieme a Innova Venture, al via a dicembre prossimo, è parte del programma 2014-2020 della Regione per il venture capital - è quello di sviluppare il mercato degli operatori di venture capital affinché investano strutturalmente nel capitale di rischio delle startup e PMI del Lazio, rendendo la Regione un luogo di attrazione delle imprese innovative che più di altre hanno bisogno di investimenti nel capitale di rischio.
Con 56 milioni di euro a disposizione, Lazio Venture, tramite il relativo bando (che aprirà il 27 luglio) parteciperà al cofinanziamento in veicoli finanziari vigilati (fondi di investimento) che investono nelle PMI del Lazio, anche non ancora costituite.
Lo schema di Lazio Venture prevede che si investa in quote di minoranza di veicoli di investimento autorizzati, affiancando così il necessario capitale privato (almeno nella misura di 4 euro privati ogni 6 euro pubblici). L'importo minimo di sottoscrizione è di 5 milioni di euro. Gli investimenti dovranno riguardare esclusivamente PMI, anche costituende al momento della presentazione delle opportunità di investimento, non quotate in un listino ufficiale di una borsa valori e che non abbiano operato in alcun mercato o operino in un mercato qualsiasi da meno di 7 anni dalla loro prima vendita commerciale.
Grazie a tale strumento saranno selezionate più “proposte di investimento” da parte di fondi vigilati costituiti (o costituendi); la selezione degli investimenti nei veicoli finanziari sarà operata da un comitato di investimento, composto da tre componenti esperti e indipendenti selezionati attraverso una procedura di confronto concorrenziale e remunerati prevalentemente in ragione del raggiungimento degli obiettivi di spesa del POR e della redditività degli investimenti.