Dal 22 giugno le startup innovative potranno modificare il proprio atto costitutivo e statuto con firma digitale.
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Nuova semplificazione in arrivo per le startup innovative. Dopo il decreto direttoriale del 1 luglio 2016 - che ha semplificato la procedura per costituire una startup, eliminando il passaggio dal notaio con il ricorso a un modello standard tipizzato con firma digitale – un nuovo decreto, firmato il 4 maggio, consente alle startup innovative costituite online con firma digitale di modificare il proprio atto costitutivo e statuto utilizzando la stessa procedura semplificata.
Il testo disciplina le specifiche tecniche per la predisposizione di atti modificativi degli atti costitutivi e statuti in formato elaborabile XML.
L’atto modificativo, redatto e sottoscritto con firma digitale attraverso la piattaforma dedicata alle startup del registro delle imprese, è trasmesso, tramite una pratica di comunicazione unica, all’ufficio del registro delle imprese competente per territorio. Quest'ultimo protocolla automaticamente la pratica e avvia la verifica dei requisiti. In caso di esito positivo l'ufficio procede all'iscrizione provvisoria entro 10 giorni dalla data di protocollo del deposito nella sezione ordinaria del registro delle imprese, con la dicitura aggiuntiva “modifica di atto costitutivo di startup a norma dell'articolo 4 comma 10 bis del decreto legge 24 gennaio 2015, n. 3, iscritta provvisoriamente in sezione ordinaria, in corso di iscrizione in sezione speciale”. Entro dieci giorni dall’iscrizione provvisoria, l’ufficio iscrive quindi in sezione speciale la modifica.
Al fine di consentire alle software house di adeguare i propri programmi alle disposizioni del decreto, le disposizioni in esso contenute acquistano efficacia a partire dal 22 giugno 2017.
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Quante sono le startup costituite online
Come si evince dal terzo rapporto trimestrale realizzato in collaborazione con UnionCamere e InfoCamere, al 31 marzo 2017 erano 404 le nuove imprese che avevano utilizzato la modalità di costituzione semplificata. Grazie all’utilizzo di un modello standard personalizzabile e della firma digitale, essa permette di avviare un’impresa con un notevole risparmio di tempo e costi – stimati in circa 2mila euro – rispetto alla procedura tradizionale con atto pubblico.
I primi tre mesi del 2017, in particolare, hanno fatto segnare una notevole crescita nell’utilizzo della misura: rispetto al 31 dicembre 2016, quando le startup innovative costituite online erano in tutto 180, le imprese che hanno approfittato di questa opportunità sono più che raddoppiate (+124%). Tra tutte le startup innovative avviate nel 2017, quasi 4 su 10 (39%) hanno utilizzato la nuova procedura.
La distribuzione territoriale delle imprese costituite online è simile a quella registrata per il complesso delle startup innovative, con alcune significative eccezioni. Regione capofila rimane la Lombardia, a quota 87, di cui 57 localizzate in provincia di Milano; al secondo posto il Veneto (64), regione che vanta ben tre province nella top-5 (Padova, Treviso e Verona, rispettivamente in terza, quarta e quinta posizione). Di tenore opposto i segnali che giungono da alcune province di grandi dimensioni, come Napoli, dove solo 3 startup hanno fruito della nuova modalità di costituzione, e Torino e Firenze che si fermano a 2.
Più dell’80% delle srl startup innovative costituite con firma digitale presenta un capitale iniziale inferiore a 10mila euro; in particolare, quasi la metà (194, 48%), è riconducibile alla classe dimensionale compresa tra 5mila e 10mila euro. 309 startup innovative neo-costituite (il 76,5%) operano nel macro-settore dei servizi alle imprese; altre 77 nel settore manifatturiero.
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