In Gazzetta ufficiale il dlgs che istituisce il servizio civile universale, previsto dalla legge delega per la riforma del terzo settore
Nuove regole per il servizio civile nazionale. Con il decreto legislativo n. 40 del 6 marzo 2017, che entrerà in vigore il 18 aprile, viene istituito il cosiddetto servizio civile universale, previsto dalla legge delega n. 106 del 2006 per la riforma del terzo settore.
Il nuovo servizio civile verrà attuato attraverso un Piano triennale predisposto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, a sua volta modulato per Piani annuali, sulla base delle proposte dei soggetti iscritti all'Albo degli enti di servizio civile universale.
L'iscrizione all'Albo degli enti di servizio civile universale sarà aperta ad amministrazioni pubbliche ed enti privati, in possesso di una serie di requisiti minimi, quali un'articolazione organizzativa di cento sedi di attuazione e una dotazione di personale qualificato in possesso di idonei titoli di studio o di esperienza biennale nelle relative funzioni, o che abbia svolto specifici corsi di formazione.
Le proposte progettuali di tali enti dovranno fare riferimento a uno o più dei settori di intervento previsti dal decreto, che sono:
- assistenza;
- protezione civile;
- patrimonio ambientale e riqualificazione urbana;
- patrimonio storico, artistico e culturale;
- educazione e promozione culturale e dello sport;
- agricoltura in zona di montagna, agricoltura sociale e biodiversità;
- promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all'estero e sostegno alle comunità di italiani all'estero.
Per quanto riguarda i requisiti dei volontari, invece, potranno partecipare ai bandi di selezione i cittadini italiani, i cittadini di Paesi appartenenti all'Unione europea e gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno di età. Sono esclusi gli appartenenti ai Corpi militari e alle Forze di polizia.
Il servizio civile universale potrà svolgersi in Italia e all'estero, per un periodo compreso tra otto e dodici mesi, e prevederà, oltre all'assegno mensile, eventuali indennità in caso di svolgimento all'estero.
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I giovani ammessi a svolgere il servizio civile universale in Italia potranno effettuare un periodo di servizio, fino a tre mesi, in uno dei Paesi membri dell'Unione europea, oppure usufruire per il medesimo periodo di un tutoraggio finalizzato alla facilitazione dell'accesso al mercato del lavoro. I giovani ammessi a svolgere il servizio civile all'estero, invece, potranno recarsi anche in Paesi al di fuori dell'Unione europea, per un periodo non inferiore a sei mesi, nell'ambito di iniziative riconducibili alla promozione della pace e della nonviolenza e della cooperazione allo sviluppo.
I giovani selezionati, inoltre, potranno contare su un organo di rappresentanza degli operatori volontari, articolato a livello nazionale e regionale, con l'obiettivo di garantire il confronto con la Presidenza del Consiglio dei ministri.
Le università, infine, potranno riconoscere crediti formativi ai volontari che hanno svolto attività di servizio civile universale rilevanti per la crescita professionale e per il curriculum degli studi.
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Photo credit: anpasnazionale