Aggiornato il 23 aprile 2018. Integrato con un addendum l'accordo siglato nel 2016 tra Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo per la trasformazione digitale delle imprese.
Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo - in coerenza con l’accordo 'Progettare il futuro. Accelerazione, trasformazione digitale, competitività' siglato nel novembre 2016 - hanno deciso di dare ulteriore impulso alla loro collaborazione, siglando un addendum per promuovere una nuova cultura di impresa, intesa come capacità degli imprenditori di attivarsi per cogliere soluzioni e strumenti disponibili per il rafforzamento aziendale.
L'accordo firmato due anni fa ha messo a disposizione delle imprese italiane 90 miliardi di euro per il periodo 2016-2019 al fine di cogliere a pieno le opportunità offerte dalla quarta rivoluzione industriale, nota anche come Industria 4.0.
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Accordo 2016-2019, cosa prevede
Innovazione e startup
L’accordo, in linea con il Piano nazionale Industria 4.0, prevede una serie di soluzioni che permetteranno alle imprese di trasformarsi ricorrendo a nuove tecnologie e a nuove metodologie, tra cui i percorsi 'Lean 4.0' che abilitano le aziende alle tecnologie digitali. Per la realizzazione dei progetti di sviluppo delle imprese Intesa Sanpaolo si avvarrà anche del proprio Innovation Center, struttura che raccoglie tutte le iniziative avviate dal gruppo nel campo dell’innovazione.
Inoltre, proseguirà la collaborazione tra i due partner per promuovere la piattaforma digitale TechMarketplace, al fine di aiutare le imprese nell'esplorazione di soluzioni innovative e di identificare potenziali interlocutori nella logica dell’open innovation. L’accordo rappresenta anche un momento evolutivo di 'AdottUp',il programma per l’adozione delle startup, oltre ad offire nuove opportunità alle neoimprese che hanno aderito all'iniziativa.
Attraverso l’accordo, Intesa Sanpaolo mette a disposizione il modello di valutazione delle startup basato sul nuovo algoritmo DATS (Due Diligence Assessment Tool Scorecard), già inserito nelle regole di concessione del credito. Questo nuovo strumento consente alle imprese e alla banca di cogliere al meglio le opportunità offerte dalle misure governative e dalle agevolazioni per la crescita, recentemente estese dal Piano nazionale Industria 4.0.
Particolare attenzione è riservata anche al turismo e ai sistemi produttivi culturali e creativi, come priorità per la crescita economica e sociale del Paese.
Investimenti e patrimonializzazione
Per rilanciare gli investimenti delle imprese l'intesa prevede soluzioni a medio-lungo termine e interventi su misura per le singole aziende, oltre al migliore utilizzo degli strumenti di supporto, a cominciare dal Fondo di Garanzia per le PMI.
Sono previste anche iniziative per la patrimonializzazione delle imprese, come la promozione del Progetto Elite di Borsa Italiana, attraverso la collaborazione con gli ELITE Desk costituiti presso le associazioni territoriali di Confindustria. Infine, si prevede l’estensione a comparti strategici per l’economia italiana del Progetto Filiere, modello di credito di Intesa Sanpaolo che ha sinora prodotto 330 contratti con aziende capofila, con oltre 15 mila fornitori ed un giro d’affari di 55 miliardi di euro.
Formazione e imprenditoria femminile
Intesa Sanpaolo si impegna a sviluppare iniziative formative, in accordo con Confindustria Piccola Industria e partner esterni, con l’obiettivo di offrire proposte concrete alle imprese per il miglioramento dei propri risultati di crescita. L'accordo punta inoltre a favorire l’alternanza scuola-lavoro con l’intento di far diventare l’azienda il luogo in cui lo studente possa consolidare e arricchire le conoscenze apprese, sviluppando competenze spendibili nel mondo del lavoro, in linea con il Piano nazionale Industria 4.0.
Sul fronte dell'imprenditoria femminile, infine, l'accordo mira a sostenere le donne imprenditrici nella creazione e nella gestione di aziende di successo, attraverso un percorso di crescita organico che le seguirà dalla fase iniziale fino alla gestione della propria attività.
Addendum 2018
Nell'ambito dell'addendum all'accordo sono stati individuati quattro pilastri con l'obiettivo di diffondere la sostenibilità - economica, sociale e ambientale - e favorire processi di sviluppo qualitativo delle imprese per renderle capaci di adattarsi al cambiamento e di saperlo governare.
Formazione
Gli imprenditori e i loro collaboratori potranno accedere a un insieme di iniziative informative e formative tra cui “Skills4Capital”, una linea dedicata a far comprendere le strategie e le soluzioni più adatte per l’apertura del capitale al mercato, il miglioramento della governance, della comunicazione e la valorizzazione dei talenti e delle competenze aziendali. Le imprese avranno a disposizione metodologie e processi innovativi, anche digitali, che a tendere potranno contribuire a un miglioramento del merito creditizio.
Passaggio generazionale
Sono previste iniziative ad hoc per accompagnare le imprese in questo cambiamento diffondendo best practice, nuove tecniche di gestione aziendale e soluzioni idonee a cogliere le opportunità legate al cambiamento.
Filiere
Le filiere rappresentano un veicolo strategico per facilitare la trasmissione di informazioni, tecnologie, competenze e propensione al cambiamento tra le imprese che ne fanno parte. L’azienda capofiliera non trasferisce, infatti, solo il proprio merito creditizio al fornitore strategico ma anche la propria cultura e le proprie competenze al fine di fare sistema. Aspetti su cui sarà avviata una campagna di sensibilizzazione, con eventi sul territorio, per promuovere la crescita di qualità della catena di fornitori.
Sostenibilità
Per garantire una crescita sostenibile e duratura è necessario valorizzare strategie e investimenti in innovazione, digitalizzazione, progetti di integrazione. Rimane centrale l’impegno per diffondere le opportunità del Piano nazionale Impresa 4.0, che si arricchisce di nuove forme di collaborazione, tra cui quelle relative ai Digital Innovation Hub promossi da Confindustria per diffondere la conoscenza delle tecnologie digitali e delle innovazioni organizzative come il lean management.
Forte attenzione continuerà ad essere dedicata alla valorizzazione degli elementi intangibili in linea con il nuovo Modello di rating corporate di Intesa Sanpaolo e al Programma Sviluppo Filiere. La sostenibilità ambientale sarà promossa attraverso attività nell’ambito dell’economia circolare e della cultura della resilienza intesa come strategia di prevenzione dei rischi ambientali e di messa in sicurezza delle strutture industriali, anche attraverso soluzioni finanziarie e assicurative ad hoc.
L’evoluzione delle imprese verso modelli di sviluppo sempre più responsabili e sostenibili sarà incentivata diffondendo i benefici del welfare aziendale per le imprese, in termini di produttività e di benessere e qualità della vita dei collaboratori. In questo ambito Intesa Sanpaolo ha creato la piattaforma Welfare Hub e intende “dare valore” creditizio ad un nuovo modo di fare impresa responsabile e sostenibile.
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