Fondi europei - Garanzia giovani migliora occupazione in Ue

|Novità|05 ottobre 2016

Diminuisce la disoccupazione giovanile negli Stati membri, anche grazie agli interventi finanziati dall'Ue mediante la Garanzia Giovani

garanzia giovani

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La Commissione Ue ha adottato una comunicazione che illustra i principali risultati della Garanzia per i giovani e dell'Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile a tre anni dal loro avvio.

Garanzia giovani e Iniziativa per l'occupazione giovanile

Con la raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 22 aprile 2013 è stato istituito il programma Ue Garanzia Giovani (Youth guarantee), il cui obiettivo è garantire che tutti i cittadini di età inferiore a 25 anni ricevano un'offerta qualitativamente valida di lavoro o formazione entro un periodo di quattro mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita dal sistema d'istruzione formale.

L'offerta può consistere in un impiego, apprendistato, tirocinio, o in un ulteriore corso di studi e va adeguata alla situazione e alle esigenze dell'interessato.

L'Ue integra la spesa nazionale degli Stati membri a favore di questi sistemi mediante l'Iniziativa per l'occupazione giovanile, che può contare su circa 6,4 miliardi di euro per il periodo 2014-2020.

L'Iniziativa per l'occupazione giovanile fornisce un sostegno supplementare ai giovani di età inferiore ai 25 anni che vivono in regioni in cui la disoccupazione giovanile superava nel 2012 il 25%. Si rivolge in particolare ai giovani NEET, quindi non occupati, né impegnati in un percorso di studi o formativo, inclusi i disoccupati di lunga durata e quelli che non sono iscritti presso i servizi per l’impiego. Gli interventi sostenuti sono: apprendistati, tirocini, inserimenti professionali e ulteriori studi volti al conseguimento di una qualifica.

L'Iniziativa per l'occupazione giovanile rappresenta una delle principali risorse finanziarie dell'Ue per sostenere l'attuazione dei progetti della Garanzia per i giovani ed è complementare ad altri interventi intrapresi a livello nazionale, inclusi quelli sostenuti dal Fondo sociale europeo (FSE).

Nel caso dell'Italia, l'11 luglio 2014 la Commissione europea ha adottato il URL non più disponibile, che dispone di 1.513.363.329 euro, di cui un miliardo e 135.022.496 di fondi Ue e 378.340.833 euro di cofinanziamento nazionale.

Nuove risorse in arrivo

Nonostante la disoccupazione giovanile rappresenti ancora un problema in molti Stati membri, a partire dal 2013 l'andamento del mercato del lavoro giovanile nell'Ue ha registrato dei miglioramenti. Rispetto al 2013 i giovani disoccupati sono diminuiti di 1,4 milioni, mentre i giovani senza lavoro che non frequentano corsi di istruzione o di formazione (NEET) sono 900mila in meno.

La Garanzia Giovani ha svolto un ruolo importante in questo contesto. Da gennaio 2014, 14 milioni di giovani hanno aderito allo schema e circa 9 milioni hanno ricevuto una proposta, per lo più di lavoro. La Garanzia Giovani è stata, inoltre, un catalizzatore di cambiamento politico che ha portato a riforme strutturali e a innovazioni programmatiche negli Stati membri.

L'Iniziativa per l'occupazione giovanile, invece, è stata essenziale per la rapida creazione di iniziative nazionali di Garanzia Giovani e ha fornito sostegno diretto a più di 1,4 milioni di NEET che vivono nelle regioni maggiormente bisognose.

Dati questi progressi, la Commissione Ue ha recentemente proposto di ampliare il budget dell'Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile, assegnandogli un ulteriore miliardo di euro, al quale si aggiunge un miliardo di euro dal FSE. Tali risorse potrebbero permettere di offrire sostegno fino al 2020 ad un altro milione di giovani negli Stati membri più colpiti dalla disoccupazione giovanile.

Anche nel suo URL non più disponibile il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker ha sottolineato l'impegno a continuare "ad attuare la Garanzia per i giovani in tutta Europa, migliorando le competenze dei cittadini europei e offrendo sostegno alle regioni e ai giovani più bisognosi".

Nella comunicazione l'Esecutivo comunitario sottolinea l'importanza di compiere ulteriori sforzi per sostenere i giovani "difficili da raggiungere", cioè coloro che non sono registrati presso i servizi pubblici per l'impiego, meno qualificati, che hanno lasciato la scuola e che incontrano numerosi ostacoli all'ingresso nel mercato del lavoro.

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Photo credit: Fort Meade via URL non più disponibile / CC BY