Entra in vigore il 1° agosto il regolamento che definisce i poteri che l’ANAC potrà esercitare in caso di irregolarità individuate all’interno di bandi di gara e procedure di aggiudicazione. Il provvedimento dà attuazione al nuovo Codice Appalti.
> ANCE-ANCI: 140 miliardi per investimenti, ma gare e opere vanno a rilento
La delibera del 13 giugno 2018, recentemente pubblicata in Gazzetta ufficiale, attua il regolamento sull’esercizio dei poteri in capo all’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) in caso di irregolarità nei bandi di gara e nelle aggiudicazioni.
Ricorso diretto
L’articolo 211 (comma 1-bis) del Codice Appalti (D.lgs 50-2016) attribuisce all’ANAC il potere di "agire in giudizio per l'impugnazione dei bandi e di altri provvedimenti relativi a contratti di rilevante impatto", emessi da qualsiasi stazione appaltante, qualora ritenga che essi violino la normativa. Si