Decontribuzione Sud: in bilico la proroga con i fondi europei

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|04 dicembre 2020Pulsante icona social per XPulsante icona social per LinkedInPulsante icona social per Facebook
La manovra rende strutturale la decontribuzione Sud, introdotta in via sperimentale da ottobre a dicembre dal decreto Agosto, fino al 2029. Il Governo punta a finanziarla con i fondi europei 2021-27 e con le risorse di REACT-EU, ma Bruxelles frena: non è detto che la misura ottenga il via libera UE una volta cessata l'operatività del Quadro temporaneo sugli aiuti di Stato. > Le misure previste dalla legge di Bilancio 2021

In base al disegno di legge di Bilancio 2021 la fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno, prevista dal decreto Agosto fino a dicembre 2020, è confermata in forma di decontribuzione del 30% fino al 2025. L'intensità dello sgravio contributivo scenderà poi al 20% nel biennio 2026-27 e al 10% negli anni 2028 e 2029.

Complessivamente, la decontribuzione Sud vale oltre 40 miliardi: 4,8 miliardi per il 2021, 5,6 per il 2022, 5,7 per il 2023, circa 5,8 miliardi per ciascuno degli anni 2024 e 2025, 4,2 miliardi per il 2026, 4 miliardi per il 2027, 2,3 miliardi per il 2028, circa 2 miliardi per il 2029 e 267,2 milioni per il 2030.

In manovra, però, è prevista solo una copertura finanziaria di 7 miliardi.

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