Quali sono i Paesi asiatici più interessanti per creare un partenariato pubblico-privato in ambito infrastrutturale? A rispondere è la Banca asiatica di sviluppo con il suo primo "PPP Monitor".
Si chiama Public-Private Partnership Monitor (PPP Monitor) la prima guida pubblicata dalla Banca asiatica di sviluppo (ADB) che fornisce informazioni accurate sul contesto imprenditoriale dei PPP in alcuni dei suoi Paesi. I PPP, si legge nello studio, si sono sviluppati "in gradi diversi a seconda del Paese, del settore e dei vari ostacoli incontrati". Alcune economie, ad esempio, hanno dei buoni quadri normativi sui PPP, ma non hanno ancora le capacità sufficienti per attuarli.
Un'altra scoperta interessante, continua l’ADB nell’introduzione della guida, è che la dimensione del mercato dei PPP in una determinata economia è direttamente proporzionata allo sviluppo del mercato finanziario di quello stesso Paese. In tutti i Paesi esaminati, si legge ancora, il maggior sviluppo si è riscontrato nel settore dell'energia, che raccoglie la maggior parte della partecipazione privata in Asia dagli anni '90. Tra le economie analizzate in questo primo report il mercato PPP più sviluppato risulta quello delle Filippine.
Fungendo da "piattaforma attiva di dialogo tra i settori pubblico e privato", lo studio, conclude l’ADB, è volto ad aumentare il livello e la qualità della partecipazione del settore privato al settore infrastrutturale.
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Introduzione: struttura della guida
La prima edizione del PPP Monitor analizza lo sviluppo dei partenariati pubblico-privato in nove Paesi, ovvero:
- Bangladesh,
- Cina,
- Filippine,
- India,
- Indonesia,
- Kazakistan,
- Papua Nuova Guinea,
- Thailandia,
- Vietnam.