Rinnovati i sussidi per i lavoratori dipendenti e autonomi e per i liberi professionisti colpiti dal sisma
> Decreto Terremoto – contributi a lavoratori dipendenti e autonomi
> Terremoto – in vigore nuovo decreto per cittadini e imprese
Il nuovo decreto-legge n. 8-2017 in favore delle popolazioni e delle imprese colpite dagli eventi sismici ha confermato le indennità a sostegno dei lavoratori impossibilitati a proseguire l'attività a causa del terremoto. Il decreto ha infatti previsto che la Convenzione stipulata il 23 gennaio 2017 tra i Ministeri del Lavoro e dell'Economia e i presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria per la concessione dei sussidi continuerà ad operare nel 2017 fino all'esaurimento delle risorse disponibili.
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La Convenzione, prevista dal primo Decreto Terremoto (Dl 189-2016), ha messo a disposizione:
- 124,5 milioni di euro per la concessione di un'indennità pari al trattamento massimo di integrazione salariale, con la relativa contribuzione figurativa, in favore dei lavoratori del settore privato, compreso quello agricolo, impossibilitati a prestare attività lavorativa a seguito del sisma;
- 134,8 milioni di euro per la concessione di un'indennità una tantum da 5mila euro in favore dei collaboratori coordinati e continuativi, dei titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale, dei lavoratori autonomi, compresi i titolari di attività d'impresa e i professionisti, iscritti a qualsiasi forma obbligatoria di previdenza e assistenza, che abbiano dovuto sospendere l'attività a causa degli eventi sismici.
Il Decreto Terremoto n. 8-2017, convertito dalla legge n. 45 del 7 aprile 2017, ha stabilito la prosecuzione di queste misure di sostegno al reddito, che ora sono state disciplinate da una Circolare del Ministero del Lavoro.
In base al testo, l’indennità può essere concessa, nell’anno 2017, fino all'esaurimento delle risorse assegnate alle singole Regioni, che ammontano:
- Abruzzo: 14.476.744,19 euro per la prima linea di intervento e 19.954.419,60 euro per la seconda;
- Lazio: 23.162.790,70 euro per la prima linea di intervento e 28.711.395,10 euro per la seconda;
- Marche: 48.255.813,95 euro per la prima linea di intervento e 47.852.325,17 euro per la seconda;
- Umbria: 38.604.651,16 euro per la prima linea di intervento e 38.281.860,13 euro per la seconda.
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