Nell'ambito del piano contro il dissesto idrogeologico, il governo intende destinare 700 milioni di euro alle grandi città italiane.
Piano da 9 miliardi di euro
Il programma di messa in sicurezza delle realtà metropolitane di Milano, Genova, Torino, Firenze, Roma, Bologna e Cagliari è parte integrante di un più ampio progetto da 9 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, annunciato nei giorni scorsi dal sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri Graziano Delrio e dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.
"Abbiamo lanciato un piano da 9 miliardi in sette anni contro il dissesto idrogeologico su tutto il territorio nazionale", ha annunciato il ministro. "Gli interventi di messa in sicurezza sono indispensabili, cosi come la prevenzione, ma non basteranno senza una nuova cultura ambientale”, ha aggiunto.
Le risorse disponibili per le aree urbane nazionali, prioritarie per l’indice di rischio e per la densità di popolazione, ammontano momentaneaneamente soltanto a 116 milioni di euro, che corrispondono al 17% dei 700 milioni complessivamente previsti.
Piano Juncker
Il governo si sta muovendo in varie direzioni per trovare risorse: dai fondi strutturali Ue, ai finanziamenti dalla Banca Europea per gli investimenti (BEI), in vista dell’approvazione del Piano Juncker da 300 miliardi di euro.
L’Italia ha presentato a Bruxelles lo scorso 14 novembre, la lista delle opere cantierabili candidate al finanziamento: dei 2.200 progetti (per una richiesta complessiva di 40 miliardi di euro alla BEI), oltre 1.900 riguardano interventi volti alla prevenzione del rischio idrogeologico, per un totale di 7 miliardi di spesa.
Modalità di intervento
Per ora le risorse sono destinate ai progetti delle aree urbane già definitivamente approvati: anche la progettazione presenta infatti alcune problematicità. Gli interventi di Roma e Fiumicino, per esempio, sono ancora bloccati allo stadio dello studio di fattibilità.
Delrio ha annunciato che gli interventi più urgenti potrebbero essere sbloccati ponendo la spesa fuori dal patto di stabilità, ma il raggio di azione di questa eventuale deroga rimane da definire.
La quota destinata alle grandi città rientra, ad ogni modo, in un più ampio progetto da circa un miliardo di euro, volto alla salvaguardia non solo delle aree metropolitane, ma anche di altre località fortemente in pericolo.
Al momento, non ci sono dati certi. Anche per le risorse europee bisogna attendere: la BEI presenterà un primo report sui progetti di investimento al prossimo Ecofin, in programma a dicembre.
Photo credit: bass_nroll / URL non più disponibile / CC BY-NC-ND