Presentato il 10 dicembre a Roma presso la sede del Miur il piano di lavoro provvisorio 2014-2015 del tema Ambiente nell’ambito del programma europeo Horizon 2020.
Climate Action, Environment, Resource Efficiency and Raw Materials
Il piano di lavoro, ha specificato Andrea Tilche, capo unità Direzione I – Ambiente della DG ricerca e innovazione , rientra nel terzo pilastro, ‘societal challenges’, del programma europeo per la ricerca Horizon 2020. Al terzo pilastro, che copre tutte le sfide sociali cui dovrà far fronte l’Ue nel prossimo settennato, è stato assegnato il 39% del budget di Horizon 2020, ha ricordato Carlo Barbante, delegato Italiano per "Climate Action, Environment, Resource Efficiency and Raw Materials".
Rispetto alla precedente programmazione il nuovo piano di lavoro comprende diversi settori, come si evince dal titolo completo: “Climate action, environment, resource efficiency and raw materials”. Le risorse stanziate per questi settori nel periodo 2014-2020 ammontano ad oltre 3 miliardi di euro.
Il piano è strutturato in tre aree principali ognuna delle quali prevede call (inviti a presentare proposte) specifiche:
- Waste: A Resource to Recycle, Reuse and Recover Raw Materials (7 call),
- Water Innovation: Boosting its value for Europe (5 call),
- Growing a Low Carbon, Resource Efficient Economy with a Sustainable Supply of Raw Materials (20 call).
E’ prevista inoltre un’azione pilota, Fast Track to Innovation, per promuovere interventi innovativi nelle aree d’intervento previste dal piano. Le proposte per l’azione pilota dovranno essere presentate da non più di 5 soggetti giuridici e il contributo non può essere superiore a 3 milioni di euro.
Nel piano sono inclusi anche altri interventi:
- Interim Evaluation of the Joint Baltic Sea research and development programme (BONUS)
- analisi della precedente programmazione ad opera di sei gruppi di esperti,
- esperti esterni,
- Global Earth Observation (GEO),
- International Panel on Climate Change (IPCC),
- azioni di supporti alle politiche inerenti le materie prime.
La grande novità rispetto al Settimo Programma Quadro (7PQ), ha sottolineato Telchi, è la maggiore libertà lasciata ai partecipanti nell’individuazione delle soluzioni, in linea con gli scopi e sfide definiti negli inviti.
LIFE 2014-2020
Il programma LIFE+ continuerà ad esistere anche nel periodo 2014-2020, ha continuato Stefania Betti, punto di contatto nazionale LIFE, ricordando i successi riportati dall’Italia nella precedente programmazione. Nel 2013 nell’ambito del programma LIFE + sono stati finanziati 55 progetti, per un totale di 56 milioni di euro.
A differenza del piano di lavoro "Climate Action, Environment, Resource Efficiency and Raw Materials", LIFE 2014-2020 non finanzia la ricerca ma progetti dimostrativi.
Il programma, dotato di un budget di oltre 3,4 miliardi di euro, è articolato in due sotto-programmi:
- Ambiente;
- Azione per il clima.
Saranno finanziati i seguenti interventi:
- progetti pilota;
- progetti dimostrativi;
- progetti di buone pratiche;
- progetti integrati, principalmente nei settori natura, acqua, rifiuti, aria e mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ad essi,
- progetti di assistenza tecnica;
- progetti preparatori;
- progetti d’informazione, sensibilizzazione e divulgazione;
- progetti di sviluppo delle capacità
- tutti gli altri progetti necessari al fine di conseguire gli obiettivi del programma.
Il contributo comunitario sarà compreso tra il 55%-60% dei costi ammissibili.
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