
“Il nostro Paese - spiega il Presidente di ENEA, Gilberto Dialuce - soffre di un consistente gap negli investimenti in questa direzione, nonostante vi siano alcuni segnali positivi di incremento delle risorse dedicate alla R&S e, in definitiva, all’innovazione”.
L’Italia spende poco in R&S ed è un innovatore moderato
Oltre ai dati sulle spese in ricerca e sviluppo, a fotografare meglio la situazione ci pensano i numeri di EY sull’investimento Venture Capital pro capite. “In Italia, nel 2022, questo valore si è attestato su 35 euro mentre i leader europei – come Francia (149 euro) e Germania (153 euro) – si trovano a distanze siderali. Se osserviamo gli andamenti degli investimenti di Venture Capital effettuati annualmente a livello nazionale, essi fotografano un ritardo dell’Italia di 5-7 anni rispetto alle altre principali economie continentali, tra cui Francia e Germania, ma anche Spagna e Svezia.