Porti verdi con cold ironing, intermodalità e conversione flotta

|Studi e Opinioni|25 febbraio 2021

Studio Enel e Legambiente sui porti verdiPer rendere sostenibile il trasporto marittimo e avere porti verdi, Enel X e Legambiente elencano sei azioni chiave che vanno dal cold ironing al supporto per la conversione della flotta navale con mezzi meno inquinanti, passando per l’integrazione con le ferrovie e l'elettrificazione dei consumi.

Come rendere sostenibile la blue economy

Ogni anno i trasporti marittimi causano 940 milioni di tonnellate di emissioni di CO2, circa il 2,5% delle emissioni globali di gas serra e, se non si interviene, entro il 2050 le emissioni potrebbero aumentare tra il 50% e il 250%.

Anche per il trasporto marittimo è dunque giunto il momento di ripensare il proprio modello di sviluppo, abbracciando con convinzione la strada della sostenibilità che secondo un recente studio di Enel X e Legambiente dovrebbe concentrarsi su sei azioni chiave:

  • Finalizzare il processo di definizione di una tariffa elettrica dedicata al cold ironing in modo da renderla competitiva rispetto all’utilizzo dei motori di bordo, 
  • Introdurre schemi di finanziamento o cofinanziamento pubblico per accelerare la transizione del sistema portuale italiano verso la sostenibilità, 
  • Identificare gli interventi prioritari sul sistema portuale per avviare il processo di elettrificazione, 
  • Promuovere la progressiva elettrificazione dei consumi portuali con fonti rinnovabili, 
  • Sviluppare una roadmap nazionale che preveda l’elettrificazione dell’intero sistema portuale;
  • Sviluppare le infrastrutture ferroviarie nei porti e le interconnessioni con la rete al fine di favorire il trasporto elettrico e su ferro per lunghe e medie distanze.

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Cos’è il cold ironing e quali investimenti richiede

Tra le sei misure elencate nello studio, una delle più rilevanti è senza dubbio il cold ironing, quella tecnologia cioè tramite cui è possibile ridurre le emissioni navali in porto grazie alla loro connessione alla rete elettrica su terraferma. Un nuovo sistema, insomma, di alimentazione delle navi in porto che se fosse basato su fonti rinnovabili, potrebbe addirittura portare ad un azzeramento delle emissioni navali.

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