Per salvare il settore delle costruzioni “ridotto allo stremo”, ANCE propone un pacchetto di proposte "sbloccacantieri" da aggiungere a quelle contenute nella Legge di bilancio 2019 e una serie di misure per la semplificazione delle procedure d'appalto.
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ANCE, Associazione nazionale costruttori edili, ha tenuto un’audizione informale presso le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Lavori Pubblici del Senato nell’ambito dell’esame in prima lettura del dl Semplificazioni.
I limiti della Legge di bilancio e del dl Semplificazioni
Per un Paese "in perenne codice rosso" e per un settore delle costruzioni “ridotto allo stremo”, ha esordito il presidente Gabriele Buia, il decreto legge 135/2018 è "l’ultima spiaggia", l’ultima occasione "per gettare le basi per una ripresa delle costruzioni, dopo una Legge di Bilancio fortemente deludente". Nella manovra, ha continuato il numero uno di ANCE, gli effetti sul rilancio delle opere pubbliche nel 2019 sono stati infatti ridotti dell’85%, passando da 3,5 miliardi di euro aggiuntivi a soli 550 milioni.
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