Cresce il tasso di occupazione nell'UE, ma il numero di ore lavorate per occupato resta ancora inferiore ai livelli del 2008. E' quanto emerge dall'ultima indagine annuale sull'occupazione e sugli sviluppi sociali in Europa (ESDE).
L'edizione 2018 dell'indagine annuale sull'occupazione e sugli sviluppi sociali in Europa (ESDE), pubblicata dalla Commissione UE, conferma le tendenze positive in atto nel mercato del lavoro e il miglioramento della situazione sociale.
Il numero di persone occupate ha raggiunto nuovi livelli record: con circa 238 milioni di lavoratori, il tasso di occupazione non è mai stato così elevato nell'UE. Nel 2017 il numero degli occupati è aumentato di oltre tre milioni e mezzo di unità rispetto al 2016. Tuttavia il numero di ore lavorate per occupato, sebbene negli ultimi anni sia aumentato, resta ancora inferiore ai livelli del 2008. Al tempo stesso si assiste all'aumento dei redditi netti e alla diminuzione dei livelli di povertà.
I casi di deprivazione materiale grave si sono ridotti a un minimo storico e interessano ora 16,1 milioni di persone in meno rispetto al 2012. Esaminando però l'impatto degli sviluppi tecnologici, emergono incertezze circa gli effetti futuri dell'automazione e della digitalizzazione. Per questo motivo l'indagine ESDE 2018 è dedicata all'evoluzione del mondo del lavoro.
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Come cambia l'occupazione in Europa
L'edizione dell'indagine di quest'anno intende analizzare le opportunità e i rischi connessi all'innovazione tecnologica, al cambiamento demografico e alla globalizzazione.