L’UE ha lanciato una consultazione pubblica per mettere a punto lo Strumento di emergenza per il mercato unico, una misura prevista dalla nuova Strategia industriale europea che mira a rendere più resiliente il mercato UE davanti alla crisi transnazionali.
Come spiegato dal commissario europeo Thierry Breton, “la pandemia di Covid-19 e, più recentemente, l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia hanno messo in luce una serie di sfide per il mercato unico e la resilienza delle nostre catene di approvvigionamento in tempi di crisi”.
Per questo, ha sottolineato Breton, “è tempo di fare una riflessione strutturale, senza ingenuità e senza tabù, su come essere meglio preparati ad anticipare e reagire alla prossima crisi che, qualunque sia la sua natura, può causare forti shock alla domanda o all'offerta, colpendo le nostre industrie e frammentando il nostro mercato unico”. A tal fine, ha quindi aggiunto il commissario UE, “stiamo esaminando attentamente le misure che i nostri partner internazionali hanno già messo in atto per diventare più reattivi e più forti nella difesa dei loro interessi".
La consultazione pubblica sul Single Market Emergency Instrument (SMEI)
L’analisi delle migliori prassi internazionali da sola, però, non basta a mettere a punto uno Strumento davvero in linea con le necessità europee e, pertanto, davvero funzionante.
Per questo, come avvenuto in passato per altre misure, anche stavolta la Commissione ha deciso di preparare il varo dello Strumento con una consultazione pubblica e con una raccolta di dati, entrambe aperte a tutti gli stakeholder interessati.
L'obiettivo della consultazione è infatti quello di raccogliere contributi su eventuali problemi riscontrati sul mercato unico in relazione alle crisi, e sulle potenziali soluzioni. I dati saranno utilizzati durante l'esecuzione di una valutazione d'impatto e serviranno a elaborare la futura proposta legislativa relativa allo Strumento.
Le parti interessate possono rispondere alla call for evidence e alla consultazione pubblica lanciate dalla Commissione UE entro il prossimo 11 maggio.