Formazione: si' della Cgil alla riforma Sacconi
Per una volta un accordo che mette d’accordo esecutivo, sindacati di ogni bandiera e Confindustria. E’ stata raggiunta l’intesa tra le parti sociali, lo scorso 17 febbraio a Palazzo Chigi, sulle linee guida che rivoluzionano la formazione nel settore privato. Un nodo cruciale per venire incontro alle esigenze dei sempre più numerosi disoccupati e cassintegrati. Dall’inizio della crisi alla fine del 2010 i posti di lavoro persi, secondo le stime della Banca d’Italia, saranno circa 1 milione 500 mila. Sul piatto 2,5 miliardi di euro provenienti dal Fondo Sociale Europeo, dal fondo per l’occupazione del ministero del Lavoro e dal prelievo dello 0,30% sul monte salari.
L'intesa tra Governo, Regioni e parti sociali punta a identificare i fabbisogni professionali territorio per territorio e a mettere in campo una formazione nelle imprese più che in aula per dare risposte concrete a coloro che hanno perso il lavoro, ai cassaintegrati, alle persone in mobilità e ai giovani che sono alla ricerca della prima occupazione.
Il numero uno del ministero di via Veneto, Maurizio Sacconi, ha definito “molto significativo" l'accordo sulla formazione siglato ieri a palazzo Chigi. Fino ad ora - ha detto - le risorse erano state spese "poco e molt