In che modo gli accordi di libero scambio presenti e futuri dell'Ue contribuiscono alla crescita del settore agroalimentare europeo?
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Le politiche commerciali e agricole dell'Ue condividono l'obiettivo comune di avere un comparto agroalimentare forte ed entrambe riconoscono la necessità di "proteggere i prodotti sensibili", ma anche di "aprire i mercati" per gli esportatori europei. Così si è espressa al Parlamento europeo la commissaria Ue responsabile per il Commercio Cecilia Malmstroem, in un discorso in cui, tra le altre cose, ha esposto alcuni dei risultati emersi da uno studio recentemente pubblicato dalla Commissione sull'impatto degli accordi commerciali dell'Ue sul settore agricolo.
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Commercio agroalimentare Ue in numeri
I dati, ha spiegato la Malmstroem, dimostrano che le esportazioni sono sempre più importanti per il settore agroalimentare.
L'anno scorso, infatti, il comparto ha registrato un saldo commerciale positivo in linea con il trend degli anni precedenti, e nell'ultimo decennio il tasso medio di crescita delle esportazioni agroalimentari Ue ha superato l'8%.
Le esportazioni agricole, ha continuato la commissaria, sono anche "di grande importanza per l'economia dell'Ue in generale". Basti pensare che:
- l'export di beni agricoli primari Ue verso il mondo sostiene 1,4 milioni di posti di lavoro in tutto il continente,
- le spedizioni di prodotti alimentari trasformati provvedono ad altri 650mila posti di lavoro,
- nel 2015, le esportazioni agroalimentari hanno rappresentato quasi il 7% di tutto l'export Ue, una cifra che cresce di anno in anno.
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