Quali sono i Paesi dove investire e i settori dell'export più promettenti per le imprese italiane? Lo spiega l'ultimo report di SACE.
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Nei prossimi quattro anni l’export italiano crescerà moderatamente fino a raggiungere i 480 miliardi di euro di valore nel 2019. A dirlo è SACE nel suo “RE-action, Rapporto Export 2016-2019” che analizza i trend economici mondiali e anticipa settori e Paesi più promettenti per le imprese italiane che vogliono esportare e investire all'estero.
Settori: puntare sulla meccanica strumentale
Quanto ai settori più promettenti, SACE si concentra quest'anno su un comparto relativamente poco conosciuto ma ad alto potenziale per il Made in Italy nel mondo, quello della meccanica strumentale, e cioè quel settore che riguarda la produzione di macchinari o impianti destinati a settori produttivi, quali macchine utensili, macchine tessili, macchine agricole, etc.
L’Italia, spiega SACE, occupa il secondo posto al mondo nel settore dei macchinari per packaging, appena un 3% sotto alla Germania, e il terzo posto nel settore delle macchine utensili e della plastica e gomma.
Puntare su un miglioramento delle prestazioni nel commercio internazionale della meccanica strumentale (un mercato che attualmente vale 1.600 miliardi di euro), potrebbe, spiega SACE, “aprire interessanti prospettive per la meccanica italiana”, con un obiettivo per il 2019 pari a 100 miliardi di euro di esportazioni.
L'incremento dell'export italiano in questo settore sarà spinto, tra le altre cose, dalla domanda delle economie europee e di quelle in forte crescita (Stati Uniti e India), il cui ciclo degli investimenti è in fase espansiva. Su questi beni, mette in guardia SACE, peserà però l’incertezza nei Paesi colpiti da recessione, come Russia, Brasile, Nigeria e Angola, che hanno già rivisto e potrebbero ridurre ancora la spesa pubblica.
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