Ridurre di un terzo gli oneri amministrativi per le imprese e risparmiare circa 40 miliardi euro, riportare l'Italia e l'Europa sulla strada della crescita e far aumentare il Pil italiano fino al 2,15%. Sono tutti risultati possibili applicando in modo migliore la direttiva servizi, lo dice la Commissione, che si basa sullo studio 'Un partenariato per la nuova crescita nei servizi 2012-2015'. Per rilanciare l'economia Bruxelles punta sul mercato unico e sul settore dei servizi, che equivale a più del 45% del Pil europeo.
Direttiva servizi
La direttiva servizi, approvata nel 2006, ha come scopo quello di rimuovere gli ostacoli al commercio dei servizi agevolando l'avvio di imprese in altri paesi europei, e l'offerta transfrontaliera. In base alla direttiva, i 27 devono semplificare le procedure amministrative per le imprese e abolire le disposizioni che compromettono la concorrenza leale nel mercato unico.
Aumento del Pil
L'Unione invita dunque tutti gli stati membri ad impegnarsi per migliorare il recepimento della norme europee sui servizi, che tra 5 e 10 anni porteranno a un aumento del Pil europeo dello 0,8%. A questo proposito la Commissione suggerisce a tutti i 27 di mettere a punto riforme strutturali per i servizi alle imprese, per l'edilizia, il turismo e la vendita al dettaglio, settori chiave che rappresentano complessivamente circa il 30% del prodotto interno lordo comunitario.
In particolare, Italia, Germania, Austria, Polonia, Portogallo e Spagna, sono chiamate a modificare le norme restrittive in materia di servizi professionali. La legislazione di riferimento contiene spesso elementi discriminanti che si basano sulla nazionalità o sul luogo di residenza, rendendo così impossibile l'apertura di un'attività a un cittadino che non sia originario del paese Ue in cui vuole sviluppare la sua impresa.
Sportello unico
Nello studio è stato fatto anche un punto sul funzionamento degli sportelli unici, uno strumento introdotto dalla direttiva servizi. Tali sportelli hanno l'obiettivo di fornire informazioni alle imprese sulle procedure per l'offerta di servizi all'estero. Sebbene tutti gli stati membri abbiano messo a disposizione questo servizio, il grado di sviluppo e di efficienza varia significativamente da paese a paese. Uno dei punti più critici individuati dalla Commissione è quello di non dare la possibilità di presentare le procedure online, un'opportunità molto richiesta invece dagli imprenditori. Tra i paesi che offrono il miglior servizio di assistenza alle imprese ci sono la Danimarca, l'Estonia e la Spagna, tra i peggiori, Bulgaria, Grecia e Slovenia. L'Italia si posiziona a un livello intermedio, insieme a Francia, Belgio e Austria.
Links
Un partenariato per la nuova crescita nei servizi 2012-2015
Sportello unico - Impresa in un giorno