Regolarizzare le relazioni commerciali tra fornitori e pubblica amministrazione. Questo l’obiettivo dell’intesa firmata il 4 giugno, a Milano, tra SACE Fct, la società di factoring del Gruppo SACE, e ANCE Lombardia, l’associazione delle imprese lombarde attive nel settore edile e delle costruzioni.
Grazie all’accordo le aziende associate potranno accedere, a condizioni favorevoli, ai servizi di factoring offerti da SACE Fct, in particolare al Reverse Factoring PA, uno strumento sviluppato in collaborazione con Poste Italiane per agevolare il sistema dei pagamenti tra la pubblica amministrazione e le imprese fornitrici.
Reverse Factoring PA
Reverse Factoring PA è dedicato alle amministrazioni pubbliche che intendo regolarizzare la tempistica dei pagamenti con i propri fornitori. Lo strumento, infatti, consente di richiedere direttamente agli sportelli PosteImpresa l’attivazione del rapporto di factoring e lo smobilizzo dei crediti certificati dalle PA convenzionate.
Reverse Factoring PA consiste in uno schema contrattuale trilaterale tra pubblica amministrazione (debitore), fornitore (creditore) e SACE Fct, a cui viene trasferito il credito commerciale.
Nello specifico il contratto si basa sui tre accordi:
- un accordo-quadro tra SACE Fct e pubblica amministrazione che disciplina la definizione delle effettive modalità di pagamento delle forniture da parte della PA;
- i contratti di cessione dei crediti futuri tra SACE Fct e fornitori;
- l'atto di adesione alla cessione da parte della Pubblica Amministrazione.
Vantaggi per la pubblica amministrazione
Le amministrazioni pubbliche che decideranno di ricorrere allo strumento potranno usufruire dei seguenti vantaggi:
- riduzione del costo finanziario potenziale del ritardo di pagamento,
- ampliamento della gamma dei fornitori potenziali,
- possibile riduzione del prezzo unitario d’acquisto di beni e servizi,
- riduzione del contenzioso con i fornitori.
Vantaggi per i fornitori
Anche i fornitori delle amministrazioni pubbliche potranno contare su una serie di garanzie:
- certezza dei tempi di incasso,
- efficienza amministrativa,
- maggiore capacità di offerta,
- minori oneri finanziari,
- riduzione del contenzioso con la pubblica amministrazione.
“In un momento di grande difficoltà del mercato, sia pubblico che privato, questa iniziativa mira a fornire, quantomeno per l’ambito pubblico, uno strumento che consenta alle imprese, seppur a fronte di qualche rinuncia da parte loro, che vantano crediti nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni, di tirare il fiato – ha commentato Gianluigi Coghi, Coordinatore del Centro Studi di ANCE Lombardia, a seguito della firma dell’accordo.
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