Si chiama Audit Famiglia&Lavoro il progetto promosso dalla Regione per ottimizzare le politiche aziendali del personale conciliandole con i tempi della vita familiare. L'iniziativa, presentata lo scorso 10 febbraio a Padova durante il meeting internazionale “Famiglia e lavoro: politiche della conciliazione”, è rivolta a tutte le organizzazioni pubbliche e alle imprese.
Il Veneto è la prima Regione in Italia a farsi promotrice, dopo la Provincia autonoma di Bolzano, di questo progetto, ha dichiarato l’assessore regionale ai servizi sociali, Remo Sernagiotto. L'Audit Famiglia&lavoro è un processo di valutazione sistematico nato per individuare le strategie aziendali migliori sul fronte della gestione del personale.
Come ha sottolineato l'assessore, questo procedimento organizzativo è un intervento a costo zero per la Regione che consentirà ai datori di lavoro di "dialogare con i propri dipendenti accordandosi sulla flessibilità (non in entrata o uscita ma nel mezzo del lavoro), sui turni, sulle maternità, sui part-time o gli orari concentrati, sul telelavoro e su eventuali servizi o facilitazioni per i dipendenti e le loro famiglie".
Ne conseguirà "una più efficiente e produttiva gestione dell’azienda, una riduzione di stress, malattie e assenteismo, una valorizzazione del capitale umano e della produttività del personale", ha proseguito Sernagiotto, annunciando la presentazione a breve del progetto presso Unindustria e le associazioni regionali di categoria.
La Provincia di Treviso è stata la prima in Regione a sperimentare con successo il progetto sul proprio territorio presso quattro enti:
- l’Amministrazione provinciale,
- il Comune di Treviso,
- la cooperativa sociale di Castelmonte (400 dipendenti),
- il consorzio idrico della sinistra Piave.
Ora Audit Famiglia&lavoro si estenderà a tutto il territorio regionale; le imprese interessate potranno presentare la propria candidatura volontaria all'Osservatorio Regionale Politiche Sociali. Un auditore (consulente formato e selezionato, in possesso della licenza ad hoc, iscritto ad un apposito registro della Regione Veneto) contatterà le aziende candidate per stipulare un contratto di consulenza di tipo libero-professionale; il consulente accompagnerà l’impresa nell'elaborazione della strategia più adeguata per migliorare la conciliabilità famiglia e lavoro.
Una volta implementata la nuova strategia, l'impresa riceverà un certificato Audit Famiglia&lavoro e sarà iscritta al registro Regionale delle aziende certificate; le aziende registrate potranno accedere al network messo a disposizione dalla Regione e agli incontri di aggiornamento specifici ad esso collegati.
Il progetto rappresenta "una svolta culturale profonda, una ‘rivoluzione copernicana’ nelle politiche di welfare sostenute dalla Regione Veneto per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, fondamentale per combattere la crisi economica e proporsi l’obiettivo della crescita e centrale per la riforma del welfare”, ha affermato l'assessore, manifestando l'intenzione di proporlo anche al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Elsa Fornero, in un prossimo incontro.
Audit Famiglia&lavoro si aggiunge alle altre iniziative promosse dalla Regione per la conciliazione dei tempi di lavoro e della famiglia, ha concluso Sernagiotto, ricordando il “Marchio Famiglia” (che dal 2006 spinge soggetti pubblici e/o privati, profit e non profit, a modificare i propri impianti organizzativi e produttivi rendendoli “a misura di famiglia”), i distretti produttivi Family Friendly, e i servizi dedicati alla prima infanzia.