Consapevole della rilevanza giocata dai brevetti per il mondo del venture capital, l’Ufficio europeo dei brevetti (EPO) ha potenziato il suo “motore di ricerca” interno che favorisce l’incontro tra startup e investitori privati, mettendo a disposizione degli investitori numerose informazioni sui brevetti delle start up europee del deep tech che si rivolgono all’EPO.
Lo studio: le startup con più brevetti raccolgono più finanziamenti
Oltre a proteggere gli investimenti in innovazioni e nuove tecnologie, i brevetti favoriscono indirettamente anche l’afflusso di ulteriori capitali dal mercato del venture capital, maggiormente propensi ad investire in startup che hanno agito adeguatamente sul fronte della tutela della proprietà intellettuale. Il deposito di marchi e brevetti, infatti, non solo protegge il valore dei propri prodotti, ma contribuisce anche a segnalare tale valore al mondo esterno, a cominciare appunto dagli investitori.
Come funziona il Deep Tech Finder dell’EPO?
Da qui la scelta dell’Ufficio Europeo dei Brevetti (European Patent Office ‘EPO’, in inglee) di lanciare a ottobre 2023 il Deep Tech Finder: uno strumento online gratuito che combina profili aziendali e storie di finanziamento di migliaia di startup europee con i loro portafogli di domande di brevetti europei e/o brevetti concessi.
Il Deep Tech Finder consente infatti agli investitori, nonchè ad altre aziende e ricercatori attivi nel deep tech, di cercare startup europee che depositano domande di brevetto presso l’EPO, facendo luce sulle iniziative che hanno il potenziale di portare una nuova tecnologia sul mercato, a livello di scala europea. Sfruttando l’esperienza dell’EPO nelle informazioni sui brevetti, dunque, lo strumento aiuta potenziali investitori e partner commerciali a scoprire quali invenzioni vengono sviluppate in specifici campi tecnologici e a valutare i loro livelli di protezione da parte dei brevetti europei.
Pertanto grazie al Deep Tech Finder, gli investitori hanno maggiore facilità a trovare startup europee pronte per gli investimenti, fornendo numerose informazioni come le applicazioni tecnologiche e i brevetti concessi.
In questo modo il Deep Tech Finder unisce il mondo delle informazioni aziendali con i dati completi sui brevetti dell'EPO, compreso lo stato legale di ogni domanda che viene gestita dalla struttura.
Stiamo parlando di un database che comprende i profili di oltre 8.000 startup, classificate in oltre 30 diversi segmenti industriali e oltre 50 diversi campi tecnologici, che vanno dalle industrie intelligenti alle tecnologie verdi, all'oncologia e ora anche all'informatica quantistica.
Ebbene, anche grazie ai feedback degli utenti, in questi giorni il Deep Tech Finder ha lanciato tre nuove funzionalità dello strumento:
- la possibilità di visualizzare i risultati delle ricerche rispetto a particolari filtri industriali come elenco o per posizione su una mappa;
- il fatto che i portafogli brevetti delle startup selezionate mostrano chiaramente lo stato di ciascuna delle loro domande di brevetto (in attesa, concessa, ritirata o rifiutata), anche con l'indicazione se sia stato concesso un Brevetto Unitario;
- la facilità di esportare i risultati con un singolo download (file CSV).
Nuove funzionalità che offrono agli utenti un accesso ancora migliore ai finanziamenti essenziali e alle informazioni sui brevetti sulle startup europee del deep tech.
Nel prossimo futuro sono attese ulteriori integrazioni. Le versioni future del Deep Tech Finder includeranno, infatti, anche più tipologie di titolari di brevetti oltre alle startup deep tech e ancora più campi tecnologici.
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