Al via la nuova call “Innovative actions” da 90 milioni della European Urban Initiative (EUI), l’iniziativa UE che aiuta le città a diventare più smart. Grazie ad un contributo fino a 5 milioni, le città europee potranno realizzare progetti innovativi in materia di transizione energetica o sul fronte delle tecnologie a servizio dei cittadini.
Prosegue in tal modo l’attività della European Urban Initiative che, sulla scia delle precedenti esperienze nel campo dell’urbanistica e dell'assistenza alla buona governance delle città, mira a sostenere le aree urbane di tutte le dimensioni per l’aumento di conoscenze e capacità in materia di sviluppo urbano sostenibile.
Che cos’è e come funziona la European Urban Initiative?
Per affrontare in modo adeguato le call EUI, è necessario avere ben chiaro in mente il quadro complessivo in cui opera l’iniziativa.
Per il periodo 2021-2027 la European Urban Initiative può contare su un budget totale di 450 milioni di euro provenienti dal FESR, con cui saranno sostenute le città europee di tutte le dimensioni che vogliono: sviluppare capacità e conoscenze, sostenere l'innovazione e sviluppare soluzioni innovative (trasferibili e scalabili).
Per far ciò, l'EUI prevede due filoni di intervento (Strand A e Strand B) per un totale di tre livelli di assistenza.
Il primo filone (Strand A) è rappresentato dal sostegno alle azioni innovative. Prendendo le mosse dalla precedente Urban Innovative Actions (UIA), il supporto alle azioni innovative sostiene le autorità urbane erogando un cofinanziamento diretto fino all'80% (per un massimo di 5 milioni di euro), al fine di permettere alle città UE di sperimentare la propria idea innovativa e di trasferirla ad altre città. Lo strand A, infatti, permette di identificare e testare soluzioni innovative trasferibili e scalabili per affrontare le questioni relative allo sviluppo urbano sostenibile.
Il secondo filone (Strand B) riguarda invece il know how nella più ampia accezione del termine. Da un lato, infatti, l’EUI sostiene il potenziamento delle capacità delle città (Strand B1) nel progettare strategie, politiche e pratiche di sviluppo urbano sostenibile in modo integrato e partecipativo.