Lo stop delle auto a benzina, diesel e gpl nel 2035 in Europa è una prospettiva sempre più concreta che spingerà molti ad optare per un’auto elettrica o ibrida. Per favorire la transizione verso una mobilità più green esistono una serie di bonus e incentivi: oltre al più noto, l’ecobonus auto, anche una serie di bandi regionali e locali aiutano cittadini e imprese nell’acquisto di veicoli elettrici.
Camion elettrici: una mappa per individuare dove installare i punti di ricarica in Europa
Secondo l'ultimo EY Mobility Consumer Index, oltre il 70% degli italiani che prevede di acquistare un’auto opterà per l’elettrico. Non è un dato di poco conto, soprattutto perché piazza l’Italia in cima alla classifica globale.
L’indice EY, che analizza i principali cambiamenti nelle abitudini dei consumatori nel settore della mobilità, posiziona infatti lo Stivale come Paese leader in Europa nell’adozione di veicoli elettrici (il 73% degli intervistati è infatti intenzionato ad acquistare un veicolo elettrico), seguita da Spagna (62%), Norvegia (61%), Svezia (52%), Regno Unito (49%), Francia (48%), Paesi Bassi (46%) e Germania (45%).
Percentuali che superano anche quelle extra-UE: nel continente asiatico a propendere più per le auto elettriche sono Cina (69%) e Corea del Sud (63%). In fondo alla classifica gli Stati Uniti (29%) con la percentuale più bassa nel campione preso in esame.
Tornando in Italia, la preferenza per i veicoli elettrici è dettata non solo da questioni ecologiche ma anche dall’evoluzione normativa - con l’UE pronta a eliminare le auto inquinanti nel 2035 - e dai bonus esistenti.
Perché comprare un’auto elettrica?
Oltre a ragioni di sostenibilità, il risparmio è probabilmente una delle principali ragioni per cui in Italia un numero sempre più elevato di consumatori ha acquistato (o intende comprare) un’auto elettrica.
Con i prezzi di diesel e benzina alle stelle, i vantaggi delle e-cars iniziano a farsi evidenti: la ricarica di un’auto elettrica comporta infatti un sensibile risparmio rispetto ai carburanti tradizionali.
Un altro fattore da considerare sono gli incentivi, non solo quelli economici (di cui parliamo in modo più approfondito nel paragrafo successivo). In moltissimi Comuni ormai le auto elettriche possono accedere gratuitamente alle zone a traffico limitato, hanno diritto a parcheggi dedicati e possono sostare gratis sulle strisce blu.
Inoltre, per incentivare l’acquisto di auto elettriche e ibride è prevista l’esenzione dal bollo per i primi anni e riduzioni importanti per i successivi, ma le regole variano da Regione a Regione.
Quali sono gli incentivi per le auto elettriche?
Oltre agli incentivi citati sopra, per acquistare auto elettriche e ibride è previsto un bonus ad hoc. Si tratta del cosiddetto bonus auto, noto anche come ecobonus o ecoincentivo: da aprile sono infatti tornati gli incentivi per comprare auto, moto e motorini elettrici, ibridi e a basse emissioni.
Possono essere richiesti dalle persone fisiche - e, in percentuale minore, dalle società di car sharing - ma anche dalle imprese per l’acquisto di veicoli commerciali.
Gli incentivi auto elettriche 2022 riguardano vetture con fascia di emissioni compresa tra 0 e 20 grammi di CO2 al km ma anche i ciclomotori e i motocicli elettrici e ibridi.
Ad agosto la normativa è stata aggiornata con un restyling degli incentivi auto, che prevede l’innalzamento dei contributi per chi ha redditi inferiori a 30mila euro e l'apertura (con qualche vincolo) alle auto a noleggio.
I bandi per la mobilità elettrica
Agli incentivi nazionali si aggiungono una serie di opportunità locali: diversi bandi regionali e comunali, infatti, sostengono privati, imprese e Comuni nell’acquisto di auto elettriche.
L'ultima opportunità in ordine di tempo è quella del Comune di Milano, che a settembre ha aperto un bando per concedere contributi per l’acquisto di veicoli a minore impatto ambientale. Un bando rivolto ai residenti del capoluogo lombardo che abbiano acquistato dal 1° gennaio o intendano acquistare entro fine anno un'auto elettrica, ibrida o benzina. Le richieste di accesso agli aiuti vanno presentate entro fine anno, salvo esaurimento anticipato delle risorse.
Restiamo al Nord per muoverci nel vicino Piemonte, che ha stanziato più di 7 milioni per contribuire allo sviluppo ecosostenibile delle imprese regionali. Il bando della Regione Piemonte non sostiene solo l'acquisto di auto elettriche, ibride, a idrogeno e ad emissioni ridotte, ma anche di moto, motorini, bici elettriche e cargo bike. Le micro, piccole e medie imprese piemontesi hanno tempo fino al 30 aprile 2023 per presentare domanda di accesso ai contributi.
Spostandoci a Sud, ci sono ancora pochi giorni a disposizione per partecipare al bando della Regione Basilicata che, per favorire modelli di mobilità green nei centri urbani a spiccata vocazione turistica e nelle aree naturali protette, prevede contributi per taxisti, noleggiatori, operatori del settore turismo (dai proprietari di alberghi e villaggi turistici agli agriturismi), ristoratori e bar per l’acquisto di veicoli elettrici nuovi di fabbrica.
Dato che le auto elettriche non possono aumentare di numero senza colonnine di ricarica diffuse sul territorio e facilmente accessibili, diversi bandi regionali puntano proprio sul supportare la realizzazione di infrastrutture di ricarica elettrica. E’ il caso del bando della Regione Sardegna - che apre a giugno per chiudersi a fine settembre - rivolto alle piccole e medie imprese che dispongono di aree private accessibili al pubblico che realizzano un’infrastruttura di ricarica elettrica di potenza minima di 22kW-50kW.
Foto di Rathaphon Nanthapreecha