La legge di conversione del decreto Sostegni n. 4-2022, approvata in via definitiva dalla Camera, stanzia 50 milioni per contrastare la diffusione del virus responsabile della peste suina africana e riconoscere indennizzi agli allevatori della filiera suinicola, oltre a 10 milioni per quelli danneggiati dall'aviaria.
Insieme agli aiuti alle imprese più colpite dalle conseguenze economiche dell’emergenza da COVID-19 e alle misure per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, il decreto Sostegni ter prevede infatti un pacchetto di misure per il settore agricolo, in particolare per le imprese danneggiate dalla peste suina e dall'influenza aviaria.
50 milioni per la peste suina africana
Nello specifico, il decreto Ristori ter introduce un Fondo di parte corrente per il sostegno della filiera suinicola, con una dotazione di 35 milioni di euro per l'anno 2022, le cui risorse sono destinate ad indennizzare gli operatori della filiera danneggiati dalla peste suina. A questo si aggiunge un Fondo di parte capitale, da 15 milioni di euro per il 2022, per il finanziamento di interventi strutturali e funzionali in materia di biosicurezza, diretti a mitigare il rischio di diffusione del virus responsabile della peste suina africana.
In sede di conversione in legge del Sostegni ter, il Parlamento ha precisato che la ripartizione del Fondo di parte capitale tra le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano è rinviata ad un apposito decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali - da adottarsi d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni - sulla base di criteri che tengano conto della consistenza suinicola, dell'eventuale realizzazione di progetti di riduzione dell'uso delle gabbie e del numero delle strutture produttive a maggiore rischio, attribuendo priorità alle aree delimitate ai sensi dell’articolo 63, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 2020/687 e alle province confinanti con quelle in cui si trovano i comuni interessati dai provvedimenti di blocco alla movimentazione degli animali.
Per quanto riguarda il Fondo di parte corrente per gli indennizzi agli operatori della filiera suinicola colpiti dalle restrizioni sulla movimentazione degli animali e sulla commercializzazione dei prodotti derivati, un decreto Mipaaf – sempre previa intesa con la Conferenza Stato-Regioni -, stabilirà le modalità di quantificazione dei contributi erogabili ai produttori della filiera suinicola, sulla base dell'entità del danno economico effettivamente subito.
La concessione dei contributi economici, in ogni caso, è subordinata al via libera della Commissione europea ai sensi delle norme UE in materia di aiuti di Stato nel settore agricolo e agroalimentare.
Contributi per l'influenza aviaria
Alla luce dell'influenza aviaria degli anni 2021 e 2022, in sede di conversione è stato approvato anche il rifinanziamento di misure a sostegno del settore avicolo. In particolare, è stato aumentato da 30 a 40 milioni di euro lo stanziamento destinato dalla legge di Bilancio 2022 alle misure in favore della filiera delle carni derivanti da polli, tacchini, conigli domestici, lepri e altri animali vivi destinati all'alimentazione umana, nonché delle uova di volatili in guscio, fresche e conservate.
Oltre 2 miliardi per agricoltura e pesca nella manovra 2022
Il Parlamento ha anche previsto che, per i vini a IGT, le operazioni di assemblaggio delle partite o delle frazioni di partita di 'vini finiti' e dei prodotti atti alla rifermentazione per la produzione di vini frizzanti e spumanti derivanti da uve raccolte fuori zona (massimo 15 per cento) con vini derivanti da uve della zona di produzione (minimo 85 per cento) è effettuato anche in una fase successiva alla produzione, nell'ambito delia zona di elaborazione delimitata nel disciplinare delia specifica IGP, tenendo conto delle eventuali deroghe previste nello stesso disciplinare. Di conseguenza è prevista anche la modifica della rubrica con l’aggiunta delle parole e vitivinicolo alla fine.
Il testo definitivo del Sostegni ter inoltre la possibilità, per i dottori agronomi e forestali, gli agrotecnici e i periti agrari laureati, di redigere perizie tecniche per accedere alle agevolazioni connesse a misure per l'Agricoltura 4.0.
Per approfondire: Piano transizione 4.0: le opportunità per l'agrifood