La Commissione europea ha aggiornato il regime di sostegno della Politica agricola comune (PAC) per i prodotti ortofrutticoli, con l'obiettivo di semplificare le attività e i programmi delle organizzazioni di produttori nei settori frutta e verdura.
Le semplificazioni adottate dall'Esecutivo comunitario aprono la strada alla nuova PAC riformata, che si applicherà a partire dal 2023.
OCM Ortofrutta e contributi a organizzazioni produttori
Il sostegno della Politica agricola comune al settore ortofrutticolo si realizza attraverso gli aiuti dell'OCM (Organizzazione comune di mercato). Obiettivo di queste misure è accrescere la competitività degli agricoltori, ridurre l'impatto delle crisi e della volatilità dei prezzi sul reddito dei produttori, aumentare il consumo di prodotti ortofrutticoli nell'UE e promuovere la diffusione di tecniche ecologiche di coltivazione e produzione.
Un ruolo fondamentale è svolto dalle organizzazioni di produttori (OP) e dalle loro associazioni (AOP), cui i coltivatori sono incoraggiati ad aderire per rafforzare le loro posizioni sul mercato. Ciascuno Stato membro elabora infatti una strategia nazionale in materia di programmi operativi sul mercato ortofrutticolo e le OP ricevono contributi finanziari per la loro concreta attuazione una volta approvati dalle autorità nazionali competenti.
I finanziamenti dell'UE per le misure di prevenzione e gestione delle crisi attuate dalle OP nell'ambito dei loro programmi operativi riguardano in particolare i ritiri dal mercato, la raccolta verde e la mancata raccolta degli ortofrutticoli. Altri interventi nell'ambito dell'OCM Ortofrutta possono riguardare promozione, comunicazione e formazione, assicurazione del raccolto, reimpianto di frutteti, fornitura di servizi di orientamento.
Agricoltura: verso il Piano PAC dell'Italia
Le semplificazioni per l'OCM ortofrutta
Con il pacchetto di norme adottato dalla Commissione europea per gli Stati membri diventa possibile estendere la durata delle rispettive strategie nazionali per il settore ortofrutticolo fino al 31 dicembre 2025, in modo da assicurare una transizione graduale tra il quadro regolatorio attuale e quello della nuova PAC che entrerà in vigore dal 2023. Per i programmi operativi in vigore nel settore degli ortofrutticoli che non abbiano raggiunto la durata massima di cinque anni è ammessa la proroga fino al 31 dicembre 2022, mentre i nuovi programmi operativi potranno essere approvati per una durata massima di tre anni.
Inoltre, le nuove regole includono, tra le altre cose:
- l'ampliamento delle possibilità di esternalizzazione per le organizzazioni di produttori nel settore ortofrutticolo;
- l'estensione del metodo di calcolo per stabilire il valore dei funghi destinati alla trasformazione a diverse varietà di prodotto così da rispecchiare la realtà della produzione;
- l'applicazione di tassi forfettari, tabelle standard di costi unitari o somme forfettarie per tutti i costi sostenuti nell'ambito dei programmi operativi per il settore ortofrutticolo, ad eccezione delle misure di crisi, in maniera coerente con le norme applicabili ai Programmi di sviluppo rurale (PSR);
- la semplificazione delle norme relative al ritiro dal mercato di frutta e verdura per la distribuzione gratuita;
- l'introduzione di un importo massimo di sostegno per i ritiri dal mercato per la lavorazione.
Per incoraggiare una maggiore diffusione da parte delle OP ortofrutticole, infine, la Commissione ha anche semplificato le regole relative alle misure di prevenzione e gestione delle crisi, tra cui assicurazione del raccolto e coaching.
Per approfondire: OCM Ortofrutta – istruzioni per aiuti a Organizzazioni produttori
Photo credit: OCM Ortofrutta - Foto di Mabel Amber - Pixabay