Approvate in conferenza Stato-Regioni nuove misure per affrontare gli effetti dell'epidemia da Covid-19 sul settore agrifood. Via libera alle proroghe sulle Organizzazioni comuni di mercato (Ocm) e al decreto attuativo della Legge di bilancio 2020, che dispone il riparto del Fondo per la competitività delle filiere agroalimentari.
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Un'importante carta in più per il rilancio. Viene definito così l'ok al decreto del Ministero Politiche Agricole relativo al rinvio e alle semplificazioni nell'attuazione dei programmi Ocm vino, ortofrutta, olio, zootecnia, apicoltura. La misura servirà a dare un forte sostegno alle aziende, che avranno più tempo per realizzare investimenti e attività già programmate, fronteggiando in questo modo l'epidemia.
"E' un impegno preso con imprese, associazioni e Regioni che manteniamo, mettendo al riparo in questo modo i progetti messi in campo e il futuro stesso delle aziende, e avendo ben presenti le esigenze di necessaria flessibilità nell'attuazione degli investimenti legate a questo particolare momento", ha spiegato la ministra Teresa Bellanova.
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Azioni strategiche sulle filiere agroalimentari
Sempre in sede di conferenza Stato-Regioni, è stato accolto positivamente il decreto attuativo della Legge di bilancio 2020, che istituisce e dispone il riparto del Fondo per la competitività delle filiere agroalimentari. Le misure, nello specifico riguardano:
Grano
Approvato il decreto che stanzia 40 milioni di euro complessivi fino al 2022, al fine di garantire un aiuto fino a 100 euro a ettaro per gli agricoltori produttori di grano duro in contratti di filiera pluriennali. Lo scopo della norma è quello di migliorare l'approvvigionamento di grano di qualità italiano per la filiera della pasta e stabilizzare i rapporti tra agricoltori e trasformatori.
Mais, legumi e soia
Il decreto competitività delle filiere estende il modello contratti di filiera del grano anche a mais, legumi e soia con un contributo anche in questo caso pari a 100 euro per ettaro coltivato nell'ambito di contratti di filiera. Lo stanziamento previsto ammonta a 20 milioni di euro: 11 milioni complessivi per il mais e 9 milioni per legumi e soia.
Carni ovine
Per intervenire sulla crisi delle vendite delle carni ovine, il decreto competitività prevede che alle imprese agricole di allevamento di ovini sia concesso un aiuto fino a 9 euro per ogni capo macellato e certificato IGP e un aiuto fino a 6 euro per ogni capo non IGP nato, allevato e macellato in Italia nel periodo dal 1° marzo al 30 aprile dell'anno precedente a quello della domanda, quindi per il 2019 nell'annualità 2020 e per il 2020 nell'annualità 2021. Si tratta di un intervento urgente che vale complessivamente 7,5 milioni di euro.
Latte di bufala
Anche la filiera del latte di bufala è sotto pressione per le conseguenze della pandemia Covid-19, in particolare per la chiusura di ristoranti e pizzerie, che assorbono una quota rilevante di prodotto trasformato. Il decreto prevede un primo intervento da 2 milioni di euro che accompagna la fase di trasformazione nel congelamento del latte e nel successivo utilizzo per la produzione di mozzarella di bufala campana DOP, con un'etichettatura speciale.
Commissione Uniche Nazionali (CUN)
Il decreto per il funzionamento delle Commissioni Uniche Nazionali prevede l'utilizzo dei 200mila euro del fondo istituito a tale scopo dalla legge di bilancio 2020. Il decreto favorisce la formazione trasparente del prezzo indicativo dei prodotti che abbiano attiva la CUN, in particolare nel settore suinicolo, cunicolo e avicolo.
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