Il commissario straordinario del Governo per la ricostruzione del sisma 2016 ha pubblicato l’ordinanza che affida ad Invitalia la raccolta delle manifestazioni di interesse per le imprese non danneggiate dal terremoto in Centro Italia che intendono accedere ai fondi del bando Inail per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro.
> Terremoto - contributi alle imprese per la sicurezza dei lavoratori
L'ordinanza per l'accesso ai fondi per la sicurezza sul lavoro messi a disposizione dal Bando Inail era stata annunciata dal commissario straordinario Piero Farabollini nei giorni scorsi insieme ad altre due relative alla ricostruzione delle chiese e allo studio delle faglie attive.
Finanziamenti per la sicurezza sul lavoro: Invitalia raccoglie le domande
Con l’ordinanza n. 82 del 10 luglio 2019, appena pubblicata, si attribuisce ad Invitalia il compito di raccogliere le manifestazioni di interesse per accedere ai contributi del bando Inail per la messa in sicurezza di immobili e impianti ad uso produttivo tramite la realizzazione di tre tipologie di interventi:
- rafforzamento locale;
- miglioramento sismico;
- messa in sicurezza dei componenti non strutturali e degli impianti negli immobili sede dell’attività.
Si tratta, nello specifico, dei 30 milioni di euro previsti dall’ordinanza 54 del 2018 - destinati alla messa in sicurezza dei luoghi di lavoro grazie ad interventi di miglioramento sismico e all’adeguamento strutturale degli immobili - ma che, finora, sono stati decisamente sottoutilizzati dalle imprese.
Sulla base del numero delle manifestazioni di interesse che saranno raccolte e dell’entità economica degli interventi richiesti dalle imprese, il Commissario straordinario individuerà, in un secondo momento, l’entità delle risorse da stanziare in un successivo bando in cui saranno stabiliti anche gli importi massimi finanziabili e le percentuali di contribuzione sulla spesa ammissibile.
Alla manifestazione di interesse possono partecipare le imprese non direttamente danneggiate dal sisma:
- che intendano usufruire dei contributi Inail per le tipologie di interventi previste dall’Ordinanza n. 54/2018, i quali non abbiano già presentato domanda per i medesimi interventi;
- che, sempre ai sensi dell'Ordinanza n. 54, abbiano presentato domanda di contributo solo per il rafforzamento locale e non per il miglioramento sismico degli edifici.
Le domande possono essere inviate fino al 30 settembre 2019 tramite il portale messo a punto da Invitalia.
> Ordinanza n. 82 del 10 luglio 2019
275 milioni di euro per beni di culto
In arrivo anche l’ordinanza riguardante il secondo piano Beni Culturali per la ricostruzione degli edifici di culto. Secondo il commissario, infatti, “nei territori appenninici del Centro Italia ripristinare la fruizione delle chiese è un passo fondamentale nella ricostituzione delle comunità”.
Il piano, nello specifico, avrà una dotazione di 275 milioni di euro che saranno impiegati per il ripristino di chiese e luoghi di culto di proprietà degli enti ecclesiastici o del Fondo Edifici di Culto (FEC).
Il piano prevede, inoltre, la possibilità di usare procedure semplificate per interventi con importo inferiore ai 600 mila euro e la possibilità, per le Diocesi, di assumere il ruolo di soggetto attuatore. Tali interventi - che riguarderanno una lista di edifici scelta assieme al Ministero dei Beni Culturali, alla Conferenza Episcopale Italiana nonché ai comitati istituzionali regionali e alle cabine di regia - saranno sostanzialmente equiparati a quelli di natura privata. Nonostante si tratti di un elenco “cristallizzato”, Farabollini afferma che “non smetteremo di lavorare per completarlo, in accordo con il Governo, attraverso ulteriori stanziamenti”.
L’obiettivo ultimo del piano è quello di riconsegnare alle comunità dei luoghi simbolo della storia e delle tradizioni di quelle zone e, così facendo, contribuire anche al rilancio turistico delle aree tramite una valorizzazione del patrimonio storico-artistico presente nell’Appennino centrale.
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Mappatura delle criticità geologiche
Oggetto della terza ordinanza annunciata dal commissario, infine, lo studio delle faglie attive.
E’ previsto, infatti, l’approfondimento delle criticità geologiche determinate dalle faglie attive e capaci che interessano direttamente i nuclei urbani danneggiati o che insistono su aree oggetto di ricostruzione.
Grande soddisfazione da parte di Farabollini per le tre ordinanze. Secondo il commissario straordinario, infatti, si tratta di “tre nuovi, importantissimi step” che fanno parte “nell’incessante attività di rilancio della socialità e dell’economia dei territori terremotati del centro Italia” e che, aggiunge Farabollini, danno una “ulteriore conferma che si vuole una ricostruzione il più rapida possibile che non deroghi dalla sicurezza”.
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