Il progetto PUOI per l'inserimento socio-lavorativo a favore di migranti vulnerabili si rafforza per contrastare le conseguenze dell’emergenza sanitaria: un’azione complementare offrirà ai destinatari un orientamento specialistico aggiuntivo.
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Nello specifico, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha approvato all’interno del progetto PUOI un'iniziativa integrativa al percorso di inserimento socio-lavorativo, previsto dall’avviso aperto a marzo 2019, finalizzata ad allineare le competenze dei migranti sulle tematiche connesse alle misure di prevenzione da adottare sui luoghi di lavoro a seguito della pandemia di Covid-19.
Con quasi 3,7 milioni di euro, a valere sul PON Inclusione (cofinanziato dal FSE 2014-2020), verranno finanziate 2.740 doti individuali, destinate ad altrettanti migranti vulnerabili, per i quali è stato già rilasciato il nulla osta all’avvio del tirocinio nell’ambito del progetto e che, al momento dell’avvio dell’azione complementare risulti, alternativamente, nello stato:
- non avviato a causa degli impatti delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria;
- in corso, anche se temporaneamente sospeso a causa degli impatti delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria;
- concluso da non più di sei mesi.
Le doti aggiuntive consentiranno di pagare agli enti promotori fino a 24 ore di orientamento specialistico aggiuntivo, da svolgere entro il 23 agosto in modalità individuale e sincrona (anche a distanza), su prevenzione e protezione nei luoghi di lavoro e sull’impatto dell'emergenza sanitaria sul mercato del lavoro. Inoltre, per la partecipazione all’orientamento sarà riconosciuta ai tirocinanti un’indennità forfettaria di 480 euro.
Gli enti promotori possono presentare domanda di adesione entro il 21 giugno 2021.
Cos'è il bando PUOI?
Lanciato il 27 marzo 2019, il bando PUOI, finanziato con 26,7 milioni di euro, di cui 13,2 a valere sul Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) e 13,5 milioni a valere sul PON Inclusione 2014-2020, è gestito dall'Anpal, l'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro.
L'obiettivo è realizzare percorsi di politica attiva della durata massima di 9 mesi, di cui 6 mesi di tirocinio extracurriculare e 3 mesi di servizi specialistici di orientamento e accompagnamento alla ricerca di un lavoro da realizzarsi prima, durante e dopo lo svolgimento del tirocinio.
I destinatari dei percorsi sono persone titolari di protezione internazionale e umanitaria, in condizione di inoccupazione o disoccupazione, che siano:
- titolari di permesso di soggiorno rilasciato nei casi speciali previsti dal decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018, che consentono lo svolgimento di attività lavorativa,
- titolari del permesso di soggiorno per protezione speciale rilasciato ai sensi dell’art. 32, comma 3 del decreto legislativo n. 25 del 28 gennaio 2008,
- cittadini stranieri entrati in Italia come minori non accompagnati e regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale.
I beneficiari, invece, sono i soggetti autorizzati allo svolgimento di attività di intermediazione a livello nazionale o accreditati ai servizi per il lavoro a livello regionale, mentre tutti i datori di lavoro di natura pubblica e privata che possiedono i requisiti previsti dalla normativa nazionale e/o regionale possono candidarsi in veste di soggetti ospitanti dei tirocinanti.
Per la realizzazione dei percorsi integrati di inserimento socio-lavorativo il bando mette a disposizione 4.500 doti individuali del valore di 5.940 euro ciascuna, che includono:
- un contributo al beneficiario/promotore per lo svolgimento di attività mirate all’inserimento socio-lavorativo del destinatario;
- un'indennità di frequenza al destinatario per la partecipazione al tirocinio;
- un contributo al soggetto ospitante per lo svolgimento dell’attività di tutoraggio e affiancamento durante l’esperienza di tirocinio.
La finestra per candidarsi si è chiusa il 27 aprile 2019.
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