Dare continuità ai progetti di mobilità per studenti Erasmus avviati prima del 30 marzo 2019. E’ questa la proposta della Commissione europea nel caso di un mancato accordo con il Regno Unito sull’uscita dall’UE.
> Agenzia Entrate - borse Erasmus+, esenzione Irpef solo per studenti
La Commissione UE ha proposto un regolamento recante disposizioni per il proseguimento delle attività di mobilità in corso ai fini dell'apprendimento a titolo del programma Erasmus+ nel quadro del recesso del Regno Unito dall'Unione europea.
> Fondi europei: via al bando Erasmus+ 2019
Erasmus+
Il programma Erasmus+, con un budget di oltre 14,7 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, intende contribuire agli obiettivi della strategia Europa 2020, allo sviluppo sostenibile dei Paesi terzi nel settore dell’istruzione superiore e allo sviluppo della dimensione europea dello sport.
Erasmus+ sostiene tre tipi di azioni chiave:
- mobilità ai fini di apprendimento dell’individuo (KA1),
- cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone prassi (KA2),
- sostegno alle riforme politiche (KA3).
Misure d’emergenza per studenti Erasmus
La proposta della Commissione intende mettere in atto misure d'emergenza per evitare l'interruzione delle attività di mobilità ai fini dell'apprendimento cui partecipa il Regno Unito nell'ambito del programma Erasmus+ al momento del recesso dall'Unione europea. Tali misure sarebbero applicate alle attività di mobilità che hanno avuto inizio al più tardi alla data in cui i trattati cessano di essere applicabili al Regno Unito e al suo interno.
Scopo del regolamento è consentire a circa 14mila studenti europei presenti nel Regno Unito e a circa 7mila studenti inglesi di completare i progetti di mobilità avviati prima del 30 marzo 2019 nell’ambito del programma Erasmus+.
La proposta è stata accolta anche dalla commissione Cultura e istruzione (CULT) dell’Europarlamento, che ha sottolineato l’assenza di implicazioni finanziarie sul budget del programma Erasmus+, ricordando che il regolamento si applicherà solo in caso di Brexit "senza accordo" (no deal).
Per adottare le nuove regole prima del 30 marzo 2019, la commissione CULT seguirà una procedura semplificata. La prossima votazione della commissione è prevista per il 20 febbraio, cui seguirà il voto in plenaria a marzo.