Ammontano complessivamente a oltre 33,4 milioni di euro le risorse che il Consiglio dei Ministri ha stanziato per far fronte allo stato d'emergenza a Genova, a seguito del crollo di un tratto del ponte Morandi sulla A10.
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All'indomani del crollo di un tratto del viadotto Polcevera, noto come ponte Morandi, avvenuto nella mattinata del 14 agosto 2018 nella città di Genova, il Consiglio dei Ministri ha deliberato la dichiarazione dello stato d'emergenza, stanziando più di 33,4 milioni di euro per assistere la popolazione.
Lo stato d'emergenza a Genova
Nel pomeriggio del 15 agosto, il CdM, riunitosi presso l'Ufficio territoriale del Governo - Prefettura di Genova, sotto la presidenza del presidente Giuseppe Conte, ha dichiarato, ai sensi del decreto legislativo n. 1 del 2 gennaio 2018, lo stato di emergenza a Genova, stanziando la somma di 5 milioni di euro da destinare ai primi interventi e all'avvio delle attività di soccorso e di assistenza alla popolazione colpita e degli interventi più urgenti.
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Risorse aggiuntive per l'emergenza
Nelle riunione del 18 agosto, il CdM ha deciso di integrare le risorse previste dalla prima delibera dello stato di emergenza del 15 agosto, con ulteriori 28 milioni e 470mila euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali.
La cifra stanziata corrisponde a quella richiesta dalla Regione Liguria al fine di realizzare gli interventi urgenti per la viabilità alternativa, di potenziare il sistema dei trasporti e di individuare sistemazioni abitative per i nuclei familiari che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni considerate a rischio a causa del crollo.
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Photo credit: Presidenza del Consiglio dei Ministri