Agricoltura - finanziamenti per tutela agrumeti caratteristici

|Novità|21 agosto 2017

Agrumeti caratteristiciIn Gazzetta ufficiale la legge n. 127-2017 per il ripristino, il recupero e la salvaguardia degli agrumeti caratteristici.

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C'è anche l'istitituzione di un Fondo da 3 milioni di euro tra le novità della legge n. 127 del 25 luglio 2017 per la valorizzazione e la salvaguardia degli agrumeti caratteristici, che è stata appena pubblicata in Gazzetta ufficiale ed entrerà in vigore il 3 settembre 2017.

Per agrumeti caratteristici si intendono quelli che hanno particolare pregio varietale paesaggistico, storico e ambientale, situati in aree vocate alla coltivazione di specie agrumicole dove le caratteristiche climatiche ed ambientali siano capaci di conferire al prodotto specifiche qualità. Le aree agrumetate ritenute di interesse per il loro valore storico, paesaggistico e di salvaguardia del territorio rurale ricadono prevalentemente nella riviera ionica della Sicilia, nella riviera ionica e tirrenica della Calabria, nella penisola sorrentina, nella costiera amalfitana e nelle isole del golfo di Napoli, nel Gargano e intorno al Lago di Garda.

Le superfici dedicate alle arance coprono quasi il 60% del totale agrumi seguite da clementine (19%) e limoni (17%). Le Regioni più rappresentative per quota di produzione sono la Sicilia con oltre 85 mila ettari investiti, la Calabria con 37 mila ettari e la Puglia con circa 10 mila ettari: queste tre Regioni insieme riuniscono oltre il 90% delle aree coltivate ad agrumi sul territorio nazionale.

Secondo le ultime rilevazioni ISMEA, le varietà di arance più diffuse sul territorio italiano sono il Tarocco Comune che detiene il 42,5% delle superfici totali; la Navelina (18,2%), il Tarocco Gallo (10,4%), il Moro (9,3%), il Sanguinello (5,1%), il Tarocco nocellare (4,5%) e il Washington Navel (2,6%).

Il Fondo per gli agrumeti caratteristici

Per la tutela di questi agrumeti la legge prevede un Fondo con una dotazione iniziale di 3 milioni di euro per il 2017. L'assegnazione dei contributi, fa sapere il Ministero delle Politiche agricole, prevede il coinvolgimento delle Regioni, che dovranno stabilire l'ammontare delle risorse da destinare agli interventi di recupero e di ripristino e le modalità e i tempi per la presentazione delle domande. Saranno le Regioni a selezionare i progetti e a formare le graduatorie, riconoscendo priorità alle tecniche di allevamento tradizionale e all'agricoltura integrata e biologica.

"L'approvazione di questo provvedimento è molto importante per questo settore perché consentirà di sostenere e salvaguardare i territori a particolare vocazione agrumicola del nostro Paese che negli ultimi anni hanno dovuto attraversare una fase complicata", ha commentato il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina.

"Riconoscere l'importanza di queste aree significa compiere un importante passo in avanti per lo sviluppo sostenibile. L'obiettivo infatti è anche quello di salvaguardare la distintività delle nostre ricchezze naturali riconoscendo agli agrumicoltori un ruolo fondamentale nella tutela ambientale e paesaggistica soprattutto in alcune aree ad alto rischio di dissesto idrogeologico", ha aggiunto.

"Il provvedimento costituisce la cornice legislativa entro cui tutelare e valorizzare gli agrumeti caratteristici, uno dei simboli dell'agricoltura italiana", ha spiegato il sottosegretario Giuseppe Castiglione. "Ciò rappresenta un passo in avanti fondamentale considerato che da oggi, le Regioni potranno destinare le risorse per raggiungere questi obiettivi di recupero degli agrumeti caratteristici, bene paesaggistico da salvaguardare e strumento di tutela del territorio", ha concluso.

> Legge n. 127-2017

Photo credit: pastrygrrl via Foter.com / CC BY-NC-ND