20 milioni di euro per aiutare gli Enti locali ad accedere a fondi UE, nazionali e regionali.
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E' stato presentato nelle scorse ore dall'amministrazione pugliese il Fondo regionale di rotazione per la progettazione. Si tratta di uno strumento con un plafond di 20 milioni di euro a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione - FSC 2014-2020 volto a finanziare la progettazione da parte degli Enti Locali.
La misura, spiegano dalla Regione, è destinata a sostenere tutti i Comuni che finora non sono riusciti ad accedere a finanziamenti a valere su fondi europei, statali e regionali, per mancanza di risorse necessarie alla fase di progettazione.
Sarà possibile richiedere contributi per qualsiasi livello di progettazione, specifica l'amministrazione, a patto che ci si riferisca ad opere già inserite nel programma triennale dei lavori pubblici, con un tetto massimo di un milione di euro per progetto.
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Negli intenti della Regione, l'iniziativa servirà a dare accelerazione agli strumenti delle politiche di programmazione regionale, nazionale ed europea, permettendo agli Enti, in forma singola e associata, di “acquisire progettazioni di fattibilità tecnica ed economica, definitiva ed esecutiva, con il sostegno dell'anticipazione del fondo rotativo istituito”. L'idea di base è quella di “sbloccare interventi fermi da anni nei piani triennali delle opere pubbliche dei Comuni”.
Essendo rotativo, il fondo erogherà risorse che gli Enti potranno utilizzare per realizzare la progettazione e poi, attraverso il finanziamento, restituire, così da alimentare nuovamente il plafond. Al fine di favorire gli Enti più piccoli, rappresenterà criterio preferenziale nella concessione dei fondi il fatto di essere Comuni – sia in forma singola che associata - con una popolazione fino a 15mila abitanti.
L'intervento rientra nelle iniziative del Patto per la Puglia, firmato dall'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal presidente della Regione Michele Emiliano a settembre 2016. Il patto, lo ricordiamo, prevede un investimento complessivo pari a 5,7 miliardi di euro, articolato in sei assi prioritari:
- Infrastrutture;
- Ambiente;
- Sviluppo economico e produttivo;
- Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali;
- Occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione;
- Altro (completamenti).
Nel patto è prevista la realizzazione di 41 interventi strutturali in materia di mobilità, logistica, sicurezza nei trasporti, sociale e adeguamento della rete ospedaliera.