Lavoro - azioni Ue per sicurezza e salute

|Novità|12 gennaio 2017

La Commissione Ue propone nuove misure per migliorare la salute e la sicurezza dei lavoratori

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Investire nella salute e nella sicurezza sul lavoro significa migliorare la vita dei lavoratori attraverso la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. La nuova iniziativa della Commissione, che affonda le radici negli sforzi messi in atto in passato, intende proteggere più efficacemente i lavoratori contro i tumori professionali, assistere le aziende, in particolare le PMI e le microimprese, negli sforzi necessari per conformarsi al quadro legislativo esistente ed infine porre maggiormente l'accento sui risultati anziché sugli aspetti burocratici.

Marianne Thyssen, Commissaria responsabile per l'Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori, ha dichiarato: "Presentiamo oggi un piano d'azione chiaro per una politica solida in materia di salute e sicurezza sul lavoro che sia in linea con il XXI secolo e dotata di norme chiare, aggiornate e di efficace applicazione. Manteniamo il nostro impegno a combattere i tumori professionali affrontando il problema dell'esposizione ad altri sette agenti chimici cancerogeni, il che permetterà di migliorare la protezione di circa 4 milioni di lavoratori in Europa. Siamo impegnati al fianco degli Stati membri e dei portatori di interessi per creare un ambiente di lavoro sano e sicuro per tutti."

Negli ultimi 25 anni, da quando cioè è stata approvata a livello di UE la prima direttiva in questo settore, l'Unione è sempre stata all'avanguardia in tema di standard elevati di protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro. Dal 2008 il numero di lavoratori deceduti in seguito a un infortunio sul lavoro è calato di quasi un quarto, mentre è diminuita di circa il 10% la percentuale di lavoratori dell'UE che hanno denunciato almeno un problema di salute causato o aggravato dall'attività lavorativa. Le sfide rimangono però rilevanti: si stima che circa 160 000 cittadini europei muoiano ogni anno per malattie collegate al proprio lavoro. La tutela della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro attraverso il mantenimento e l'aggiornamento di tali standard elevati costituisce una priorità fondamentale.

Nel portare avanti il proprio impegno per un costante miglioramento della salute e della sicurezza sul lavoro, la Commissione intraprenderà le seguenti azioni chiave:

  • definizione di limiti di esposizione o di altre misure per altri sette agenti chimici cancerogeni. Questa proposta non solo migliora la salute dei lavoratori, ma fissa anche un obiettivo chiaro per i datori di lavoro e le autorità preposte all'applicazione delle norme in modo da evitare l'esposizione;
  • assistenza alle aziende, in particolare alle piccole e microimprese, negli sforzi necessari per conformarsi alle norme d'igiene e di sicurezza. È dimostrato in particolare che più di una microimpresa su tre non procede ad una valutazione dei rischi sul luogo di lavoro. Quest'oggi abbiamo pertanto pubblicato un documento orientativo con consigli pratici ai datori di lavoro per agevolare e rendere più efficace la loro valutazione dei rischi. Il documento contiene suggerimenti su come affrontare il rapido aumento dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro, quali i rischi psicosociali, ergonomici o legati all'invecchiamento. È nostra intenzione, inoltre, aumentare la disponibilità di strumenti online gratuiti che assistano le piccole e microimprese nella realizzazione delle valutazioni del rischio;
  • collaborazione con gli Stati membri e le parti sociali al fine di eliminare o aggiornare le norme obsolete entro i prossimi due anni. L'obiettivo è semplificare e ridurre gli oneri amministrativi, continuando allo stesso tempo a tutelare i lavoratori. Questa modernizzazione dovrebbe anche coadiuvare una migliore applicazione delle norme nella pratica.

Il riesame della normativa dell'UE in materia di SSL e le modifiche della direttiva sugli agenti cancerogeni o mutageni si inseriscono nel quadro delle attività che la Commissione sta attualmente conducendo per costruire un pilastro europeo dei diritti sociali, il cui scopo è adeguare la legislazione dell'UE ai modelli del lavoro e a una società in evoluzione. Le consultazioni e i dibattiti sul pilastro hanno confermato l'importanza della salute e della sicurezza sul lavoro quali elementi fondamentali dell'acquis dell'UE, ponendo l'accento sulla prevenzione e sull'applicazione delle norme.

La comunicazione adottata oggi fa inoltre seguito alla valutazione ad ampio spettro dell'acquis esistente nell'ambito del programma di controllo dell'adeguatezza e dell'efficacia della regolamentazione (REFIT), che mira a rendere la normativa dell'UE più semplice, pertinente ed efficace. La proposta e le modifiche sono state elaborate in stretta consultazione con i portatori di interessi, in particolare le parti sociali, a tutti i livelli.

Contesto

Nel 2012 la Commissione ha avviato una valutazione complessiva della normativa dell'UE in materia di SSL (la direttiva quadro e le 23 direttive a essa correlate). Tale valutazione rientrava nel programma di controllo dell'adeguatezza e dell'efficacia della regolamentazione (REFIT) della Commissione e mirava a rendere la normativa dell'UE più semplice, pertinente ed efficace.

Una specifica priorità della Commissione in materia di SSL è la lotta contro il cancro – prima causa di mortalità professionale nell'UE – che la Commissione considera una sfida di importanza primaria: il 13 maggio 2016 ha presentato misure volte a ridurre l'esposizione dei lavoratori europei a 13 agenti chimici cancerogeni, attraverso una proposta di modifica della direttiva sugli agenti cancerogeni o mutageni (2004/37/CE). Oggi la Commissione conferma il proprio impegno politico con una seconda proposta riguardante l'esposizione ad altri sette agenti chimici prioritari. La Commissione porterà avanti l'analisi di altri agenti cancerogeni per continuare a tutelare i lavoratori e a migliorare le condizioni di lavoro su tutto il territorio dell'UE.

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Photo credit: Elvert Barnes via URL non più disponibile / CC BY-SA