MISE e Agenzia del Demanio firmano una convenzione per eseguire 63 interventi sugli edifici della PA, con un investimento di 48,8 milioni.
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Gli edifici della pubblica amministrazione centrale sono i protagonisti della convenzione firmata tra Ministero dello Sviluppo economico e Agenzia del Demanio. Dopo l’emanazione del decreto del MISE e del Ministero dell’Ambiente, che approva il programma di interventi per gli anni 2014 e 2015, con la firma della convenzione si dà il via alla fase di realizzazione dei progetti di riqualificazione energetica degli immobili.
L’accordo permetterà la realizzazione di 63 progetti per un totale di 48,8 milioni di euro. La convenzione mira all’esecuzione dei progetti di efficientamento che ricadono nel Sistema accentrato delle manutenzioni gestito dall’Agenzia del Demanio, in un’ottica di razionalizzazione e coordinamento tra gli interventi manutentivi, favorendo al contempo le economie di scala e il contenimento dei costi.
I lavori verranno effettuati soprattutto nelle sedi ministeriali e nei presidi di sicurezza in tutto il territorio nazionale e riguarderanno l’efficientamento degli impianti e della struttura muraria degli edifici, prevedendo in alcuni casi, anche l’integrazione di fonti energetiche rinnovabili. L’Agenzia del Demanio, che affiderà l’attuazione degli interventi ai provveditorati per le opere pubbliche del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, controllerà lo stato di avanzamento dei lavori ed eseguirà il monitoraggio della performance energetica e dell’effettivo risparmio ottenuto.
La realizzazione dei progetti previsti dalla convenzione rappresenta un ulteriore passo in avanti verso l’obiettivo previsto dalla direttiva europea sull’efficienza energetica: la riqualificazione energetica di almeno il 3% all’anno della superficie degli edifici di proprietà dello Stato utilizzati dalla PA.
Il monitoraggio sul grado di raggiungimento dell’obiettivo, effettuato annualmente dal MISE, si baserà sui dati di costo e consumo energetico raccolti dall'Agenzia del Demanio e forniti dalle pubbliche amministrazioni.
In concomitanza con la firma della convenzione, la Commissione europea lancia lo ‘EU Building Stock Observatory’, un database degli edifici europei e del loro rendimento energetico.
L’osservatorio tiene conto dei livelli di efficienza energetica negli edifici dei singoli Paesi europei e dell’Ue nel suo complesso, delle certificazioni energetiche, dei finanziamenti e degli incentivi disponibili per le ristrutturazioni e dei livelli di povertà energetica.
In base ai primi dati forniti dall’osservatorio, la stragrande maggioranza degli edifici in Ue vengono utilizzati per scopi residenziali, e molti di essi sono stati costruiti prima delle normative sulla prestazione energetica degli edifici, in atto dal 1970. Ciò nonostante, in alcuni Paesi - tra cui Cipro, Spagna e Irlanda – i cui edifici sono stati costruiti dopo l’entrata in vigore del regolamento, il rendimento energetico del patrimonio edilizio è relativamente alto.
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