Investiti circa 500mila euro del programma Erasmus+ in 26 progetti che hanno coinvolto le aree interne italiane
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L’Agenzia Nazionale per i Giovani ha presentato alla Camera dei Deputati i dati relativi ai progetti finanziati attraverso il programma Erasmus+ 2014-2020, capitolo Gioventù, con riferimento alle aree interne.
Erasmus+
Il programma Erasmus+ 2014-2020, con un budget di oltre 14,7 miliardi di euro, riunisce tutti i precedenti programmi europei in materia di istruzione, formazione, gioventù e sport. Il suo scopo è contribuire agli obiettivi della strategia Europa 2020, allo sviluppo sostenibile dei Paesi terzi nel settore dell’istruzione superiore e promuovere la dimensione europea dello sport, attraverso tre tipologie di azione:
- mobilità ai fini di apprendimento dell’individuo,
- cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche,
- sostegno alle riforme politiche.
Si prevede che nel corso del settennato Erasmus+ consentirà ad oltre 5 milioni di giovani tra i 13 e i 30 anni di recarsi all'estero per studiare, formarsi e partecipare ad attività di volontariato, aiutandoli ad accrescere le possibilità di trovare un lavoro.
Aree interne
Per aree interne si intendono territori che distano più di 40 minuti da centri che offrano un sistema completo di servizi di base, dalle scuole alla mobilità. Si tratta di aree che rappresentano più del 30% del territorio italiano, ospitano il 7,6% della popolazione italiana e un grande patrimonio naturale e culturale, ma hanno sperimentato un calo demografico dell'1,5% negli ultimi 15 anni, insieme a un progressivo invecchiamento della popolazione.
Per invertire la tendenza alla marginalizzazione e all'abbandono di queste zone, la Strategia nazionale per le aree interne, prevista dal Piano Nazionale di Riforma (PNR), intende finanziare interventi diretti a migliorare l'accessibilità a una serie di servizi essenziali, quali istruzione, mobilità e sanità, e progetti di sviluppo.
Le risorse disponibili ammontano a 680 milioni di euro, di cui 180 milioni di euro a valere sulle Leggi di Stabilità 2014 e 2015 e 500 milioni di euro dai Programmi Operativi Regionali finanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), dal Fondo sociale europeo (FSE), dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).
Erasmus+ e aree interne in Italia
Tra il 2014 ed il 2016 sono stati finanziati, tramite il programma Erasmus+, 26 progetti di scambio e mobilità giovanile che hanno coinvolto le aree interne italiane, per un totale di 500mila euro.
Grazie al programma, “tutti i Comuni italiani possono beneficiare di risorse con l’obiettivo di stimolare la partecipazione giovanile, di implementare le politiche giovanili territoriali, di promuovere attività di scambio, di autoimprenditorilità e di crescita culturale, e quindi sviluppo economico e sociale”, ha spiegato Giacomo D’Arrigo, direttore generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani.
I progetti interessano diverse regioni italiane, con la Sicilia al primo posto (12 progetti), seguita da Umbria (5) e Molise (3). I beneficiari sono principalmente Comuni, associazioni e centri studio, con interventi di inclusione sociale rivolti ai giovani, che spaziano dal campo musicale alla tutela ambientale.
Il progetto con lo stanziamento più alto, oltre 41mila euro, è stato presentato dall’Associazione Artemide (Umbria): “Behold, this is the time when the night ends and the day begins; pills of resilience”.
I progetti dimostrano che nelle aree interne, che rappresentano il 30,6% del territorio italiano, “c’è una forte domanda di istruzione da parte dei nostri giovani che chiedono di completare e allargare la propria formazione con progetti di mobilità e di scambio”, ha commentato l’onorevole Enrico Borghi, Consigliere incaricato della Presidenza del Consiglio per l'attuazione della Strategia nazionale per le aree interne a margine della conferenza.
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Photo credit: Mount Rainier NPS via URL non più disponibile / CC BY
