Il ddl che modifica la legge 243-2012 in materia di equilibrio dei bilanci delle Regioni e degli Enti locali entrerà in vigore il 13 settembre 2016
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In Gazzetta ufficiale il disegno di legge che modifica la disciplina del pareggio di bilancio per Regioni ed Enti locali varata dal Governo Monti con la legge n. 243 del 2012. Oltre a semplificare la contabilità pubblica, il testo dovrebbe agevolare la programmazione della spesa, contribuendo, in combinazione con il decreto Enti locali, a sbloccare gli investimenti pubblici.
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La riforma sostituisce i quattro saldi di riferimento dei bilanci delle Regioni e degli Enti locali - un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa, tra le entrate finali e le spese finali e un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa, tra le entrate correnti e le spese correnti, incluse le quote di capitale delle rate di ammortamento dei prestiti - con un unico saldo non negativo in termini di competenza tra le entrate finali e le spese finali, sia in fase di previsione che di rendiconto.
A potenziare l'impatto della riforma interviene anche una modifica al testo inserita in sede referente dalla relatrice Magda Zanoni (Pd): l'inclusione nei calcoli del pareggio di bilancio del Fondo pluriennale vincolato, costituito da risorse destinate al finanziamento di investimenti già programmati, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l’entrata.
La legge di Stabilità 2016 aveva già previsto la considerazione del Fondo pluriennale vincolato fra le poste utili al conseguimento del pareggio di bilancio per l'anno in corso. Un emendamento approvato dal Senato e un accordo tra Governo ed enti territoriali ne garantiscono la copertura anche per il triennio 2017/2019 per un valore di 660 milioni all'anno e poi a regime dal 2020.
“Le scelte sul Fondo pluriennale vincolato aprono alla possibilità di smaltire nel triennio prossimo l’eccedenza accumulata con l’accertamento dei residui e permettere quindi politiche espansive da parte degli Enti locali”, ha spiegato il senatore Pd Slvio Lai durante il dibattito in Aula al Senato. “A regime - ha concluso - la misura favorirà la programmazione da parte degli Enti.”
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